Sergio Ortu
25 luglio 2004
Le pinete dell’Arenosu, Bombarde e Punta Negra a rischio di incendi
Il meraviglioso patrimonio boschivo situato nel comprensorio a nord della città ed inserito nel parco regionale di Porto Conte, sembra stia godendo di una certa “attenzione” da parte di qualche folle incendiario

Occhi puntati sulle pinete dell’Arenosu, Bombarde e Punta Negra da parte degli uomini della Forestale, Barracelli e le altre forze dell’ordine. Il meraviglioso patrimonio boschivo situato nel comprensorio a nord della città ed inserito nel parco regionale di Porto Conte, sembra stia godendo di una certa “attenzione” da parte di qualche folle incendiario. Da circa un mese infatti si ripetono a cadenza quasi settimanale tentativi d’incendio in varie zone del bosco dell’Arenosu. Le fiamme per fortuna nelle diverse occasioni sono state tempestivamente spente, ma l’ultimo episodio in ordine di tempo ha lasciato l’ennesima brutta ferita nella già devastata pineta situata vicino alle rive dello stagno Calik. Qualche giorno fa infatti si sono levate le fiamme in prossimità della torre piezometrica a pochi passi dal luogo di sosta del gruppo nomadi distanza in città. Per qualche attimo si è temuto il peggio e le stesse famiglie Rom sono state fatte evacuare dalla pineta. Gli operatori forestali stanno indagando e cercando di scoprire l’autore dei vari tentativi incendiari e sarebbero sulla buona strada. Certo è comunque che l’immenso patrimonio boschivo meriterebbe un’adeguata manutenzione provvedendo ad una sistematica pulizia del sottobosco e diradamento degli ormai morti in quanto colpiti dal famoso insetto divoratore del legno che sta devastando le pinete dell’Arenosu (proprietà Ersat). Un’intervento di bonifica era stato compiuto dall’Ente foreste quest’inverno ma si era limitato all’area verde di propria pertinenza. Il bosco dell’Arenosu invece continua a rimanere abbandonato a se stesso con numerose sterpaglie che non fanno che invitare “a nozze” i malintenzionati imbecilli. Sarebbe quindi auspicabile provvedere ad intensificare i controlli e nel contempo predisporre un piano di bonifica di una delle coperture alberate più suggestive della Riviera del Corallo.
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