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Red 24 agosto 2009
Mille presenze al Rebeccu Film Festival
Manifestazione che cresce e si conferma un appuntamento di culto per chi ama il cinema di qualità
Mille presenze al Rebeccu Film Festival

BONORVA - Circa mille presenze in tre giorni hanno affollato il piccolissimo borgo disabitato di Rebeccu. Per il terzo anno consecutivo la frazione di Bonorva è tornata ad animarsi e a respirare l'aria del buon cinema. Nell'edizione dedicata ai «Belli e indipendenti», con più di dieci eventi in tre giorni, il Rebeccu Film Festival ha confermato l'efficacia della sua formula, ideata dal vicesindaco di Bonorva Francesco Falchi, e diretta da Sergio Scavio.

La forte presenza di opere francesi ha regalato al pubblico la bellezza di capolavori in bianco e nero restituiti al grande schermo. La parte dedicata alla nouvelle vague è stata infatti una delle più apprezzate. A richiamare il grande pubblico, però sono stati tre grandi ospiti: Paolo Benvenuti, Silvano Agosti e Alessandro Benvenuti. Rigoroso il primo, intenso il secondo, istrionico il terzo, i tre registi hanno mostrato lavori molto diversi.

Se Alessandro Benvenuti, nella sera conclusiva di domenica, ha riempito il belvedere nell'inedita veste di cantante e autore a capo di sette musicisti, il fratello Paolo ha aperto il festival con «Puccini e la fanciulla», opera sospesa tra i silenzi e le musiche del grande compositore, dove si ricostruisce un breve periodo della sua vita. Agosti ha voluto invece dare un assaggio di tutta la sua produzione, cinematografica e narrativa, ed è stato uno dei punti cardine di questo festival.

Il suo documentario «D'amore si vive» (1983) ha suscitato emozioni e reazioni forti anche a più di trent'anni di distanza dalla sua realizzazione. Le conversazioni con gli autori e i confronti con le loro scelte così decise e nette hanno permesso di parlare del grande problema dei film indipendenti: le difficoltà della distribuzione, le rare occasioni di essere visti. Il Rebeccu Film Festival si è posto così come una finestra aperta sulla bellezza, sulle sfide coraggiose e sulla ricerca.

Circondata da mini eventi dedicati al gusto (con i laboratori di Giuseppe Izza), alla musica (con il repertorio sofisticato e scelto con cura di Daniela Cossiga e Salvatore Delogu) e ai reading (memorabile l'intensa «Storia di un disertore» di Franco Siddi nei panni di Boris Vian), questa terza edizione si è allargata per la prima volta anche agli spazi di Bonorva, per le proiezioni pomeridiane, e ha aperto ai visitatori un altro piccolo gioiello del borgo medievale di Rebeccu: la casa canonica, che ha ospitato foto, illustrazioni e installazioni, e accolto nella piazza i giochi per i bambini, che per tre giorni si sono divertiti con le attività organizzate dalla Uisp Sassari.



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