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A.B.
3 dicembre 2009
«Uniti per uscire dalla crisi dell’agricoltura»
Questo l’appello lanciato questa mattina dall’assessore regionale Andrea Prato sul tavolo verde. Puntare sull’approccio di filiera, sul connubio agricoltura-turismo, sulla multifunzionalità e sulle denominazioni di origine collegando le eccellenze agro-alimentari della Sardegna con le materie prime locali

CAGLIARI - Puntare sull’approccio di filiera, sul connubio agricoltura-turismo, sulla multifunzionalità e sulle denominazioni di origine collegando le eccellenze agro-alimentari della Sardegna con le materie prime locali. Questi sono alcuni dei punti della strategia della Regione in agricoltura illustrati questa mattina dall’assessore Andrea Prato, durante il tavolo verde “allargato”. Hanno partecipato, il presidente della Quinta commissione del Consiglio Regionale Mariano Contu, il direttore generale dell’Assessorato, i commissari delle agenzie “Argea”, “Agris” e “Laore”, le associazioni di categoria, i sindacati, i rappresentanti dei vari consorzi di tutela e delle organizzazioni di produttori.
«In un momento di grave crisi dell’agricoltura a livello mondiale – ha spiegato l’assessore Prato - più che mai dobbiamo agire uniti per uscirne e poterla raccontare. La Giunta sta lavorando su tutti i fronti per raggiungere questo obiettivo: dal problema del credito all’indebitamento, dalla riforma dei Consorzi di bonifica ai pagamenti dei premi alle aziende, ai nuovi progetti per rilanciare le nostre filiere agro-alimentari». Piena condivisione è arrivata da Mariano Contu: «Il mondo politico e quello agricolo devono fare squadra per avere maggiore attenzione al pari di altri settori produttivi. È evidente la necessità di lavorare sulle norme che pongano le basi per superare i gap storici del comparto e programmare il rilancio». A proposito di rilancio, Prato ha parlato del programma delle “filiere-locomotive” che, attraverso l’intervento finanziario della “Sfirs”, possano fare da traino ai rispettivi settori dell’agro-alimentare, favorendo l’accesso a mercati di sbocco per le materie prime locali e l’aggregazione dell’offerta.
Sul problema del credito, «uno dei più gravi del comparto agricolo sardo – ha dichiarato il delegato regionale - la Giunta sta studiando soluzioni concrete per risolverlo. Una di queste la stiamo mettendo a punto con la Sfirs, che sta diventando una società in house della Regione, con cui saranno attuate delle misure affinché non solo sia garantito l’accesso al credito, ma anche una capitalizzazione delle nostre imprese, in particolare quelle di trasformazione”. “La Sfirs - ha aggiunto Carlo Marcetti - oltre a favorire l’accesso al credito, entrerà nel capitale sociale (per un numero di anni da stabilire) con risorse nuove in modo da creare le condizioni di sviluppo e rafforzare la struttura patrimoniale delle aziende».
L’incontro di oggi, è servito per fare il punto sull’attuazione del “Programma di sviluppo rurale 2007-2013”, lo strumento di programmazione finanziaria dell’agricoltura sarda, e sull’avanzamento della spesa delle risorse anche a seguito delle modifiche approvate il 20 ottobre dal “Comitato per lo sviluppo rurale” dell’Unione europea, che ha permesso di aggiungere circa 49,6milioni di euro alla dotazione iniziale di un miliardo 252milioni di euro. È stato poi scongiurato il disimpegno di risorse e quelle spese nel 2009, ammontano a circa 166milioni di euro.
Nella foto: L’assessore regionale Andrea Prato
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