Monica Caggiari
27 ottobre 2004
Educazione ambientale (e non solo) con “Helianthus”
Il progetto, voluto dal Ministero per l’Istruzione e cofinanziato dall’EU, coinvolgerà anche alcune classi cittadine, che svilupperanno l’argomento scelto, cimentandosi anche nell’individuazione di soluzioni concrete

“Helianthus II”, questo è il simbolo e anche il nome scelto per identificare il progetto del Dipartimento per lo Sviluppo dell’Istruzione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, cofinanziato dalla Comunità europea, che accomunerà tutte le scuole statali, d’ogni ordine e grado.
L’approccio alle questioni ambientali più attuali si svolgerà attraverso dieci categorie tematiche, che spazieranno dalla conoscenza storica a quella normativa e scientifica, senza tralasciare l’aspetto legato all’alimentazione e alla tecnologia. La ricerca-azione sarà il mezzo principale e pionieristico per coinvolgere studenti e docenti nell’acquisizione di una concreta consapevolezza di questo prezioso bene. Le scuole statali sarde saranno coinvolte e collegate tra loro attraverso il sistema della rete e ad ognuna sarà dato il compito di sviluppare, affrontandoli attraverso le conoscenze acquisite in itinere, gli argomenti del decalogo proposto all’interno del progetto. Questo sistema di competenze territoriali ben ramificate prevede un istituto superiore capofila, che coordina l’attività e gestisce le risorse, messo in relazione con classi di scuole elementari e medie. L’I.I.S di Via Don Minzoni avrà questo compito per il territorio di Alghero e insieme alla Scuola Media n° 2 e al 3° circolo didattico affronterà il problema dell’inquinamento delle coste e delle acque costiere e quello dei parchi come simbolo del pentimento dell’uomo per la sua violenza contro la natura. Per la scuola superiore di Alghero la suddivisione sarà la seguente: il primo argomento, intitolato dal Ministero “Il mare è in un mare di guai”, spetterà alla I classe dell’Istituto Tecnico Industriale, mentre il secondo tema, “Il rimorso dell’uomo. Dalla violenza alla tutela”, sarà affrontato dalla III classe dell’istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente e dalla II B dell’istituto professionale industria e artigianato. Sarà inoltre possibile integrare le risorse e le competenze delle scuole con il supporto tecnico e scientifico di enti e associazioni che vorranno aderire.
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