Secondo il centrosinistra, occorre una legge specifica che dichiari l´isola "territorio denuclearizzato". Per Mario Bruno la Sardegna non può farsi carico di un´altra pesante servitù dopo quella militare
ALGHERO - Nel giorno in cui il consiglio dei Ministri vara definitivamente il
decreto propedeutico all'individuazione dei siti dove localizzare le nuove centrali nucleari, i gruppi di opposizione in Consiglio regionale hanno presentato alla stampa, una nuova proposta di legge (Giampaolo Diana primo firmatario) per rafforzare il rifiuto incondizionato della regione Sardegna all'eventuale scelta di un sito isolano dove costruire una centrale atomica o dove allestire un deposito di smaltimento delle scorie radioattive.
Il divieto, sottolineano i relatori, verrebbe esteso al transito, pure temporaneo, di materiale nucleare. Lo scorso settembre l'assemblea votò un ordine del giorno unitario, ma ora, secondo il centrosinistra, occorre rafforzarlo con una legge specifica che dichiari l'isola "territorio denuclearizzato" sulla base delle competenze che lo Statuto speciale attribuisce alla Regione. Per il capogruppo del Partito democratico, l'algherese Mario Bruno, la Sardegna non può farsi carico di un'altra pesante servitù dopo quella militare.