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Red
27 marzo 2010
«Agricoltura algherese, fumo e niente arrosto»
Lo sostiene Giovanni Spano, responsabile agro e borgate del coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, riferendosi all´empasse burocratico-istituzionale creatosi attorno alle due storiche aziende agricole di proprietà della Regione

ALGHERO - «La lunga e infruttuosa attesa che ha visto la fine del 2009 e l'inizio del 2010, senza che le ambiziose promesse della Regione sulla riqualificazione di Surigheddu avessero come seguito qualcosa di concreto, conferma la nostra convinzione che l’interesse mostrato si trattasse solo di un ennesimo atto di propaganda elettorale della miglior scuola berlusconiana».
Lo sostiene Giovanni Spano, responsabile agro e borgate del coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, riferendosi all'empasse burocratico-istituzionale creatosi attorno alle due storiche aziende agricole di proprietà della Regione.
«La situazione odierna vissuta dalla proprietà agricola di Surigheddu e da quella di Mamuntanas, è quanto di più lontano ci sia da uno stato di diritto, in quanto l'occupazione dei 1300 ettari che le compongono,
rappresenta il fallimento delle amministrazioni locali, con una fortissima responsabilità da parte dell'attuale amministrazione comunale, che ormai da 8 anni ignora il problema».
«L'invasione di beni demaniali da parte di soggetti che li occupano abusivamente - attacca Giovanni Spano - si manifesta sotto gli occhi di tutti coloro che transitano nella strada antistante i fabbricati del ex azienda Surigheddu; a tutti meno che evidentemente all'assessore Prato e al sindaco Marco Tedde, che si sono limitati all'elaborazione di spot propagandistici, in merito a più o meno “fantastici” centri benessere e campi da golf».
Il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, ritiene improprio qualsiasi discorso sul recupero delle due aziende agricole, senza una energica presa di posizione nei confronti dello sfruttamento da parte di coloro che le occupano abusivamente, compiendo un furto alla città di Alghero. Per tanto, sottolinea Spano, riteniamo opportuna un azione politica volta alla sensibilizzazione e alla mobilitazione della società civile del nostro comune, e alla nascita di un Comitato per l'elaborazione di un'adeguata progettualità di recupero di entrambe le aziende agricole.
Seconco il coordinemento di Sinistra Ecologia e Libertà bisogna difendere i beni, perchè patrimonio della comunità algherese , «da abusi di soggetti privati, e per la prevenzione di possibili speculazioni, legate alla futura approvazione del Puc, che, nonostante le presunte “processioni” negli uffici di S.Anna, rimane ancora un “illustre” sconosciuto».
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