Red
13 maggio 2010
Stintino rinnova la festa per Sant’Isidoro
Domenica 16 maggio nella chiesetta di Ercoli, vicino a Pozzo San Nicola, si svolgeranno i festeggiamenti per il patrono degli agricoltori

STINTINO - Si svolgeranno domenica 16 maggio, nella chiesetta campestre di Ercoli, i festeggiamenti per Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori. Per il secondo anno consecutivo gli stintinesi riscoprono la festività del santo spagnolo nella piccola chiesa, poco distante dalla borgata di Pozzo San Nicola. La festa di Sant’Isidoro e la sua valorizzazione si inseriscono all’interno di un progetto che l’amministrazione di Stintino sta portando avanti, di riscoperta delle tradizioni e che sta portando alla promozione di altre feste, come quella di San Silverio, delle Marie e di San Nicola.
Alle 10,30 sindaco, giunta e consiglieri e cittadini si incontreranno al palazzo comunale, quindi alle 11,30 si partirà alla volta della chiesa. Alle ore 12 il parroco di Stintino, don Salvatore Fois, celebrerà la santa messa sul sagrato dell’edificio che lo scorso anno è stato donato al Comune di Stintino dalla famiglia Piga. Il Comune si è impegnato a provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio, per un suo recupero e valorizzazione. Il piazzale della piccola chiesa dedicata a Sant’Isidoro quindi domenica si affollerà dei fedeli e devoti al patrono degli agricoltori. Una volta conclusa la santa messa è prevista una processione che toccherà alcune delle abitazioni che sorgono nelle vicinanze.
Al corteo parteciperanno la Confraternita della Beata Vergine della Difesa quindi gli obrieri con le bandiere delle borgate di Monti di Bidda, Pozzo San Nicola, Canaglia, Corpus Domini, San Silverio. La Polizia municipale di Stintino porterà invece il gonfalone del Comune. Alla cerimonia prenderà parte anche la Compagnia Barracellare e la banda musicale “Luigi Canepa”. A conclusione della cerimonia religiosa, e dopo l’intervento del sindaco di Stintino Antonio Diana, è previsto un rinfresco che sarà offerto dal comitato di Sant’Isidoro.
Foto d'archivio
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