Antonio Sini
30 novembre 2004
Legambiente, è un grave errore impedire la costruzione di impianti eolici
«E´ una scelta insensata mettere sullo stesso piano la cementificazione delle coste e la realizzazione di impianti già autorizzati»

ROMA - «Condividiamo totalmente l´ispirazione di questa legge e in particolare riteniamo di grande importanza il vincolo d´inedificabilità a due chilometri dalla costa, che rappresenta una svolta nella politica di tutela e valorizzazione del territorio in Sardegna. E´ però grave e inaccettabile che la stessa legge preveda il blocco dei progetti di nuovi impianti eolici sia già approvati che in fase di costruzione». E’ il pensiero di Roberto Della Seta, presidente di Legambiente, in merito all´approvazione della legge che impedisce la cementificazione in costa, e nel contempo blocca la costruzione di nuovi impianti eolici.
«Mettere sullo stesso piano - continua Della Seta - la cementificazione delle coste e la realizzazione di impianti eolici già autorizzati è una scelta insensata tanto più in una regione come la Sardegna dove per produrre energia si continua a bruciare carbone, la fonte energetica più inquinante e dannosa per l´ambiente e la salute».
«Con questa decisione -interviene Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna- si penalizza l´intero mondo produttivo legato alle energie rinnovabili, che rappresentano una risorsa decisiva per ridurre la dipendenza del sistema energetico sardo e italiano dal petrolio e dai combustibili fossili. Pur condividendo l´inserimento degli impianti eolici all´interno della pianificazione paesistica, conclude Vincenzo Tiana, riteniamo che sia un errore bloccare la costruzione di quelli già autorizzati».
Insomma parte degli ambientalisti, Ripa di Meana in testa, si scaglia contro l’eolico senza riserve, altri si mostrano scettici di fronte a un programma che vede per ora l’eolico sospeso, in attesa della pianificazione territoriale che dovrà mettere dei paletti anche in questo settore.
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