S.A.
22 giugno 2010
«Dall´Ue le risorse per lo sviluppo»
Le risorse dall´Unione Europea per il 2007-2013, 1729 milioni di euro per Fesr e 729 milioni di euro per il Fse, rappresentano secondo la Cisl il motore delo sviluppo per i prossimi anni

ALGHERO - «Pur nella difficilissima situazione in cui versano l’economia e la spesa pubblica, la Sardegna possiede le risorse finanziarie e l’energia per affrontare la crisi economica e rilanciare la crescita senza tagliare o ridurre i servizi e gli investimenti per il lavoro. Si tratta, infatti, di garantire efficienza ed efficacia nella spesa, eliminare sprechi e costi inutili, riprogrammare e spendere immediatamente la gran parte dei residui passivi».
L'analisi sulla situazione economica in cui versa l'isola è della Cisl che evidenzia la drammaticità della questione sociale e del lavoro, pur individuando qualche spiraglio per il futuro. Il sindacato invoca «decisioni tempestive in grado di ridurre i tempi di spesa da parte degli assessorati, ma anche di migliorare le scelte che attengono alle politiche di settore e territoriali». In questa direzione le priorità indicate dalla Cisl sono sempre: il lavoro, l'istruzione e la formazione, il rilancio del sistema produttivo.
Sulla base di queste considerazioni, dice: «il recepimento dei decreti legislativi 150/2009 e 78/2010, relativamente al governo della crisi e ai tagli della spesa pubblica, non possono rappresentare un pretesto per ridurre servizi e diritti acquisiti, o per appesantire ulteriormente le condizioni di vita e di lavoro dei Sardi». «Al contrario - propone la Cisl - occorre utilizzare le risorse finanziarie provenienti dall’Ue che per il 2007-2013 ammontano a 1729 milioni di euro per Fesr e 729 milioni di euro per il Fse».
«Al 31 dicembre 2009 - prosegue - su un totale di pagamenti del Fesr di 280 milioni di euro, 233 milioni di euro erano relativi al solo versamento nel Fondo di garanzia in favore delle piccolo e medie imprese. Ossia l’83% dei pagamenti attengono a una sola operazione che, per quanto importante, dispiegherà i suoi effetti sull’economia reale solo nei prossimi anni. E restano ancora da impegnare, sia su Fesr che sul Fse, 1miliardo 653 milioni 209.273 euro».
«Il sindacato - conclude - è disposto a condividere i sacrifici a patto che i segnali e le scelte delle istituzioni non siano unilaterali e a danno dei lavoratori e dei pensionati».
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