S.A.
20:00
Seminari e Festival Nuoro Jazz
Questa sera il concerto di apertura di Paolo Fresu. Giovedì 21 — le attività entrano nel vivo con l´apertura dei seminari alla Scuola Civica di Musica "Antonietta Chironi"

NUORO - Con il concerto inaugurale di Paolo Fresu e il Devil Quartet, in programma questa sera — mercoledì 20 — alle 21 nel Giardino della Biblioteca Satta, prende ufficialmente il via la trentasettesima edizione di Nuoro Jazz. Da domani mattina — giovedì 21 — le attività entrano nel vivo con l'apertura dei seminari alla Scuola Civica di Musica "Antonietta Chironi", in via Tolmino. Alle 10, allievi e docenti si ritroveranno per la formazione delle classi e la definizione del programma didattico, che scandirà le giornate con lezioni di strumento al mattino (dalle 10 alle 13) e, nel pomeriggio (dalle 15 alle 18), con le masterclass dei docenti, lezioni di storia del jazz e prove di musica d'insieme. In cattedra l'affiatato corpo docente coordinato dal direttore artistico di Nuoro Jazz, il contrabbassista Salvatore Maltana: Francesca Corrias e Alessandra Soro (per la classe di canto), Emanuele Cisi (sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Marcella Carboni (arpa jazz), Dino Rubino (pianoforte), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (basso e contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (teoria, armonia, laboratorio di composizione e improvvisazione), Enrico Merlin (storia del jazz) e lo stesso Salvatore Maltana (basso elettrico).
Domani (giovedì 21) entra a regime anche il programma del festival che, come sempre, affianca ogni giorno con i suoi concerti le attività didattiche dei seminari. Sono tre gli appuntamenti in agenda. Il primo è alle 18.30 al Museo MAN con il duo della cantante belga Lynn Cassiers e il contrabbassista italiano Manolo Cabras, un sodalizio lungo quasi vent'anni che li ha visti collaborare a diversi progetti fra jazz e musica improvvisata elettroacustica. Flying Limbus, quello di scena a Nuoro, rappresenta la dimensione più intima di questa partnership: un universo sonoro fatto di tessiture elettroniche e composizioni originali, dove riecheggia, in lontananza, il respiro del jazz. Dal Museo MAN al palco "centrale" del festival, quello allestito nel Giardino della Biblioteca Satta: qui, riflettori puntati dalle 21 sul trio del pianista Dino Rubino con Marco Bardoscia al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria, una formazione nuova ma composta da musicisti che fra loro si conoscono benissimo da molto tempo e condividono una forte intesa. Da anni Rubino collabora infatti con Bardoscia in diversi progetti, mentre la frequentazione con Bagnoli è addirittura precedente. Il trio, che qualche addetto ai lavori ha già definito "delle meraviglie", si distingue per la padronanza stilistica, la ricchezza timbrica e un interplay capace di incantare. Il repertorio spazia con eleganza dalle ballad più avvolgenti ai momenti di puro swing, rivelando una sintesi perfetta tra tecnica e sensibilità. Questa alchimia sonora trova piena espressione in "Solitude", l'imponente opera del pianista siciliano pubblicata l'anno scorso dalla Tǔk Music: tre CD, oltre tre ore di musica originale che abbracciano canzone, folk, blues, jazz e classica. «Amo la musica a 360 gradi», afferma Rubino, e il progetto lo dimostra con forza. Dal vivo, il trio promette di diventare un punto di riferimento nel jazz italiano contemporaneo.
Ma la musica dal vivo, domani (giovedì 21) a Nuoro Jazz, non finisce qui: alle 23, il Killtime club in via Mereu accoglie infatti il quartetto del sassofonista e compositore Gabriel Marciano, con Vittorio Esposito al pianoforte, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria; una formazione fondata a Roma e che trova il suo punto di forza in un'intensa connessione musicale tra i suoi membri. Il quartetto propone un repertorio originale, fortemente influenzato dal jazz moderno di New York, e prende forma nel disco d'esordio, "A Reason to Believe" (Parco della Musica Records), interamente composto da Gabriel Marciano: un racconto personale che attraversa dieci anni di vita, esperienze, luoghi e relazioni. Attivo sulla scena nazionale e internazionale, il quartetto si è esibito in contesti importanti come la Casa del Jazz, l'Auditorium Parco della Musica, il Skopje Jazz Festival, il Caracalla Music Festival, il Bunt Oder Blau Festival di Dortmund, il Club Matador di Madrid e il Clarence Jazz Club di Malaga.
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