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S.A.
22 giugno 2010
I prodotti sardi arrivano nelle mense
Il Protocollo d´intesa firmato in Regione prevede più prodotti sardi nelle mense. Il 70% del punteggio nei capitolati d´appalto si orienterà sulla qualità offerta e solo il 30% sull´offerta economica

CAGLIARI - Nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva i prodotti agro-alimentari sardi e a chilometro zero. È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato oggi (martedì) a Cagliari dal presidente della Regione Ugo Cappellacci, dall’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, dal direttore generale dell’agenzia Laore Antonello Usai e dal direttore dell’Anci Sardegna Umberto Oppus.
«L’importanza dell’accordo - ha spiegato Cappellacci - è duplice: andrà a vantaggio delle aziende agricole, che potranno sfruttare su un nuovo “mercato” interno, fino a oggi poco utilizzato, e a favore del consumatore che potrà contare su produzioni genuine, fresche e a qualità certificata. Il tutto, nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie in materia». «È necessario rieducare il palato dei sardi – ha aggiunto l’assessore Prato – e il documento firmato oggi potrà essere un efficace veicolo sia di valorizzazione economica delle nostre produzioni, sia di promozione per una loro maggiore conoscenza».
Nei capitolati d'appalto verrà previsto che il 30 per cento del punteggio sia orientato sull’offerta economica e il 70 per cento sulla qualità offerta. Le premialità saranno legate all’utilizzo di frutta di stagione, di prodotti non surgelati, di forniture locali e ai limitati tempi di percorrenza tra il centro di produzione ai punti di ristorazione, all’uso di produzioni biologiche e a denominazione di origine (formaggi, carni bovini allevati a pascolo, salumi e insaccati di filiera, olio).
Nelle prossime settimane l’Anci illustrerà il documento ai sindaci sardi, che dovranno emanare le direttive per l'attuazione delle modalità di ristorazione nei capitolati d'appalto per le mense scolastiche. Secondo le stime diffuse dall’Anci, i servizi di ristorazione in Sardegna incidono per circa 50 milioni di euro annui in 600 mense scolastiche sparse nei 377 Comuni isolani.
Nella foto: Il direttore generale della Laore Antonello Usai
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