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Red
22 gennaio 2005
Molentargius? Provaci ancora Sam ...
Si tratta di un film già visto nel lontano maggio del 2002, quando gli stessi soggetti istituzionali si ritrovarono intorno ad un tavolo per sottoscrivere lo statuto del consorzio di gestione dell´area umida metropolitana

CAGLIARI - Massimo Manca, Presidente dell’associazione Argonauta, con una nota stampa, interviene in merito all’area protetta del Molentargius. «Con grande spiegamento di mezzi, carte e buone intenzioni –scrive Manca - quest´oggi (21 gennaio) è andata in scena una nuova puntata della "telenovela" istituzionale che vede come protagonista l´area protetta del Molentargius. In realtà si tratta di un film già visto nel lontano maggio del 2002, quando gli stessi soggetti istituzionali si ritrovarono intorno ad un tavolo per sottoscrivere lo statuto del consorzio di gestione dell´area umida metropolitana. Se è vero, quindi, - continua il presidente Manca - che una rondine non fa primavera, è parimenti vero che riedizione della "sottoscrizione" dello statuto, ad uso e consumo dei media, non farà di certo il parco del Molentargius. Questo almeno fino a quando le assemblee consiliari di Cagliari e Selargius, insieme al Consiglio provinciale di Cagliari, non approveranno definitivamente lo statuto del consorzio di gestione del parco Molentargius, consentendo ai rispettivi sindaci, commissari prefettizi (Quartu e Quartucciu) e al presidente della provincia di Cagliari di sottoscrivere in ultimo l´atto dinanzi ad un notaio, dandone valore giuridico e mettendo fine ad una telenovela che si trascina da troppo tempo. Insomma, occorre frenare gli entusiasmi e sgomberare il campo dalla facile demagogia, visto che dalla precedente sottoscrizione dello statuto, anch´essa sbandierata ai 4 venti, sono passati inutilmente quasi tre anni. Peraltro, non è assolutamente detto che le assemblee consiliari e provinciali, che devono ora rattificare il nuovo statuto, non decidano di apportare delle variazioni, condizionandone la validità e bloccando quindi nuovamente il processo istitutivo del Consorzio di gestione del Molentargius. E´ già successo: basti ricordare che la precedente versione dello statuto - anch´essa inizialmente concordata dai rappresentanti degli enti locali - una volta portata in approvazione nelle rispettive assemblee consiliari (dicembre 2003/gennaio 2004) venne impugnata presso il TAR Sardegna (dove tuttora giace in attesa di pronunciamento) dai consiglieri comunali di Cagliari Gianni Loy e Radhouan Ben Amara.
Visti i rischi e le precedenti esperienze, occorre continuare a tenere alta l´attenzione e vigilare sul proseguo di un cammino (quello che deve ancora iniziare all´interno delle assemblee consiliari) che è ben lungi dal dirsi concluso e che anzi potrebbe prestarsi ad operazioni di boicottaggio da parte di quelle forze politiche e singole lobby che da sempre si frappongono alla nascita dell´area protetta, quelle che, da una parte, - come accaduto oggi - si dicono pubblicamente favorevoli al parco e che poi, dall´altra, in sedi più riservate, ne osteggiano la partenza.
Al momento – conclude Massimo Manca - l´unico segnale di positivo viene dal contenuto dello statuto predisposto dall´assessore regionale della Difesa dell´Ambiente, Antonio Dessì. L´attenta lettura di questo atto evidenzia due aspetti di particolare importanza. Il primo è che sono state abrogate una serie di vergognose prescrizioni e disposizioni che erano state inserite nella precedente versione dall´ex assessore regionale Emilio Pani e dal Consiglio comunale di Cagliari (e che giustamente portarono ad impugnare l´atto dinanzi al TAR Sardegna). Il secondo aspetto positivo è che la nuova versione dello statuto del Consorzio Molentargius riprende letteralmente e fa evidentemente propria all´80% la proposta di statuto che fu avanzata nel marzo del 1999 dall´amministrazione comunale di Quartu S.Elena (presieduta dall´allora sindaco Graziano Milia), di cui peraltro fummo redattori».
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