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S.A. 5 marzo 2011
Golfo Asinara: analisi pescato ok
Analizzato il pesce del Golfo dell’Asinara e confrontato con quello di Alghero e dell´Argentiera: i valori sono nella norma. Le battute di pesca, protrattesi per una settimana, hanno interessato diversi punti
Golfo Asinara: analisi pescato ok

L'ASINARA - È stata depositata giovedì in Procura la relazione tecnica contenente l’esito delle analisi effettuate sul pesce del Golfo. L’attività era stata disposta dal Sostituto Procuratore di Sassari Dott. Paolo Piras, che sta conducendo le indagini sullo sversamento di olio combustibile denso avvenuto lo scorso 11 gennaio dalla Centrale termoelettrica gestita dalla Soc. E.On, al fine di verificare l’eventuale contaminazione dei prodotti ittici del Golfo.

Le indagini, condotte dalla Capitaneria di Porto, sono consistite nel prelievo di diversi campioni di pescato mediante l’ausilio di un pescatore di Porto Torres, nominato Ausiliario di Polizia giudiziaria per l’occasione. Le battute di pesca, protrattesi per una settimana, hanno interessato diversi punti del Golfo dell’Asinara, in particolare la zona sottocosta compresa tra Fiume Santo e il litorale di Platamona, in quanto ritenuto, dall’evidenza dei fatti, particolarmente interessata dall’inquinamento.

Al termine di ogni uscita, parte del pescato è stata prelevata dai veterinari della Asl n. 1 di Sassari, coordinati dal responsabile del Dipartimento di prevenzione. Dopo i primi rilievi di tipo ispettivo, i campioni sono stati consegnati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna ed analizzati dal responsabile del laboratorio di analisi chimiche. Le analisi, volte a ricercare tracce di sostanze inquinanti di natura idrocarburica derivanti o riconducibili al prodotto sversato, hanno dato esiti molto soddisfacenti.

Non si è infatti riscontrata la presenza, in livelli di concentrazione superiori ai limiti previsti per legge, di nessuno dei 16 idrocarburi ricercati. In realtà, già dai primi momenti la situazione sembrava non destare preoccupazioni nei tecnici del Servizio igiene alimenti di origine animale, i quali avevano fin da subito autorizzato a donare in beneficienza la parte del pescato in eccedenza rispetto alle necessità di laboratorio, proprio perché non vi era alcuna evidenza di contaminazione.

I campioni, anche a seguito del confronto con quelli pescati nella zona di Alghero e dell’Argentiera, sono pertanto stati definiti dai tecnici “conformi e ben al di sotto dei tenori massimi previsti dalla normativa”. In conclusione, come riportato nella relazione della Asl, “si può affermare che non esiste al momento alcun rischio legato al consumo di questi prodotti per quanto attiene alla presenza di idrocarburi policiclici aromatici”.



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