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S.A. 14 aprile 2011
Ovini: scoperta dell´Istituto Zooprofilattico
L´Istituto Zooprofilattico della Sardegna, primo in Italia, ha messo a punto un nuovo sistema di diagnosi biomolecolare per l´agalassia contagiosa, una delle malattie più diffuse negli allevamenti ovini
Ovini: scoperta dell´Istituto Zooprofilattico

SASSARI – Un sistema di diagnosi integrato molto più sensibile e specifico dei kit disponibili finora in commercio. È questo il risultato del metodo d’esame biomolecolare dell'agalassia contagiosa messo a punto dal laboratorio Ricerca e Sviluppo dell'Istituto Zooprofilattico della Sardegna. L'innovativo sistema è stato presentato al personale degli altri istituti zooprofilattici italiani durante un corso di formazione organizzato mercoledì mattina a Sassari.

«Il nuovo sistema integrato combina un metodo basato sulle proteine che riconoscono gli anticorpi della malattia (kit ELISA), con un altro metodo in grado di differenziare la natura degli anticorpi (Immunoblotting) - spiega la responsabile del laboratorio, Sebastiana Tola -. E dato che alcune proteine si combinano solo con gli anticorpi dell'agalassia contagiosa, il nostro sistema si dimostra più sensibile perché è in grado di riconoscerle senza margini di errore. Al punto che possiamo stabilire se la reazione dell’animale è dovuta a una vaccinazione o a una infezione naturale».

La diagnosi sviluppata dall'Istituto Zooprofilattico della Sardegna ha anche un altro vantaggio, cioè la flessibilità. Infatti, a differenza degli esami tradizionali, si può utilizzare sia quando gli animali producono latte, sia quando sono “in asciutta” perché in grado di rilevare gli anticorpi presenti nel siero. Dunque, gli allevatori, avranno uno strumento in più per certificare la salute del loro gregge e non dovranno bloccare la movimentazione in attesa che sia possibile eseguire gli esami.

«Questo risultato è il frutto di tanti anni di ricerca resa possibile anche grazie ai finanziamenti ministeriali – conclude la dottoressa Tola -. Negli anni Novanta siamo riusciti ad abbattere i tempi di diagnosi con i metodi Pcr basati sul Dna (5 ore contro 5-10 giorni), e ora affiniamo la diagnosi a livello altamente tecnologico con il sistema combinato “ELISA e Immunublotting”». L'agalassia contagiosa è comparsa in Sardegna nel 1980 in seguito all'introduzione di ovini “portatori” provenienti dalla Sicilia. In pochi anni ha colonizzato quasi tutta l'Isola con perdite economiche di milioni di euro.

Nella foto: il gruppo di ricerca



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