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A.B.
8 settembre 2011
Manovra: La Sardegna chiede un intervento
Il presidente Cappellacci ed il vicepresidente La Spisa hanno chiesto ai deputati isolani un intervento sull’Art.5-bis

CAGLIARI – Un ordine del giorno per impegnare il Governo della Repubblica a provvedere all’emanazione di un’apposita circolare interpretativa al fine di chiarire che tutte le regioni coinvolte nel Piano per il Sud rientrano nell’ambito applicativo dell’Art.5bis.
È questa la richiesta inviata dal presidente della Regione Autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci e dal vicepresidente regionale Giorgio La Spisa ai deputati sardi, in seguito all’approvazione da parte del Senato della Repubblica dell’Art.5bis della manovra finanziaria. La norma in questione, al fine di consentire lo sviluppo delle regioni meridionali e la spesa delle risorse comunitarie, ha stabilito che a decorrere dal 2011, la spesa regionale effettuata annualmente, a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione sociale, sui cofinanziamenti nazionali dei fondi comunitari a finalità strutturale, nonché delle risorse individuate ai sensi di quanto previsto dall’art. 6-sexies del decreto legge 25 n.112/2008, può eccedere i vincoli del patto di stabilità interno nei limiti stabiliti con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Il comma 1 dell’Art.5-bis prevede che l’ambito applicativo del medesimo articolo sia circoscritto alle regioni dell’obiettivo convergenza e che i limiti di spesa rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità che possono essere superati siano soltanto quelli fissati per le regioni a statuto ordinario e potrebbe escludere sulla base di una interpretazione restrittiva delle disposizioni di cui al predetto articolo, le regioni Sardegna, Sicilia, Molise e Basilicata.
Nella foto: Ugo Cappellacci e Giorgio La Spisa
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