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Red
29 ottobre 2011
Sechi e Uras: dissesto finanziario in Regione
«Tutto questo avviene mentre l´intero Consiglio è sequestrato per discutere un provvedimento pasticciato e inapplicabile come l´ennesimo bluff giuridico sul cosiddetto Piano casa 3»

CAGLIARI - «Il Presidente della Giunta e l'assessore del Bilancio continuano ad avere un atteggiamento irrispettoso del Consiglio regionale e delle leggi della Regione. Non solo non hanno predisposto e approvato entro il 30 settembre – data obbligatoria – la legge Finanziaria e il Bilancio 2012, ma neppure informato compiutamente il Consiglio del disastro finanziario in cui versa la Regione». Così Luciano Uras e Carlo Sechi, consiglieri regionali di Sinistra Ecologia e Libertà.
«Se è vero quanto si dice, ovvero che le somme spendibili per il 2012 sono diminuite di 460milioni di euro, che quelle pagabili sono ridotte di 900 milioni, che i trasferimenti agli enti locali sarebbero ridimensionati di un terzo, che il Governo non ha ancora approvato le norme di attuazione sul nuovo regime di entrate - privando indebitamente la Sardegna di almeno 800 milioni di euro l'anno - che la percentuale di spesa effettuata dalla Regione ad oggi sia pari ad appena il 30%, circa cinque miliardi su diciassette previsti in conto residui e competenze, non stiamo parlando di disastro, ma di una vera e propria catastrofe», precisano.
«Tutto questo avviene mentre l'intero Consiglio è sequestrato per discutere un provvedimento pasticciato e inapplicabile come l'ennesimo bluff giuridico sul cosiddetto “Piano casa 3” - concludono Uras e Sechi - che non fa case, non rilancia l'edilizia, ma introduce solo sistematica confusione normativa a danno dei cittadini e degli operatori del settore».
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