Il Calich soffoca anche a causa delle poderose immissioni di reflui nello stagno, ma nonostante la gravita della situazione tra i consiglieri comunali prevale lo scontro. Musu e Manconi stuzzicano Daga
ALGHERO - Il Calich soffoca anche a causa delle poderose immissioni di reflui nello stagno, ma nonostante la gravita della situazione - certificata da professori, biologi, ambientalisti, imprenditori e politici - tra i consiglieri comunali di Alghero prevale lo scontro. E così all'indomani delle dichiarazioni di
Enrico Daga, già assessore alla programmazione della provincia di Sassari, che chiedeva un'assunzione immediata di responsabilità circa i danni a cui va incontro il Calich, rispondono due esponenti del Pdl locale, Peppinetto Musu e Franco Manconi, che gettano benzina sul fuoco.
«Spiace constatare l'ennesima figura di "grillo parlante" del rag. Daga - attaccano - che preso dalla smania di apparire e nonostante svolga funzioni di assessore presso la Provincia di Sassari snocciola dichiarazioni che dimostrano la sua scarsa conoscenza delle competenze e funzioni della Provincia in materia di ambiente, reflui e corpi idrici». «Vi sono norme regionali che attribuiscono all'ente intermedio la competenza allo scarico dei reflui del depuratore - sottolineano i due berlusconiani - nonché per il controllo delle zone costiere e delle aree protette».
«Il Comune di Alghero - puntualizzano Musu e Manconi - non può gestire e non gestisce il depuratore e il Calik, così come realizzerebbe che le autorizzazioni al funzionamento del depuratore di San Marco e al riutilizzo delle acque depurate per irrigare la Nurra sono state rilasciate dalla Provincia di Sassari la quale si presume abbia agito nella legalità verificando il rispetto dei parametri di legge» (è di queste ore l'
allarme lanciato dagli agricoltori per la qualità pessima delle acque reflue d'irrigazione ndr) .
Il Sindaco assume funzioni che non gli competono. Lo sottolineano i due esponenti locali del Popolo della Libertà, in riferimento al summit convocato per venerdì 4 novembre a Sant'Anna da
Marco Tedde. «Il sindaco assume compiti di coordinamento, competenze, oneri e funzioni che non gli competono e che bene farebbero altre istituzioni, compresa la Provincia, ad esercitare. Invasione di campo è motivata dalla necessità di tutelare un ambiente ed una comunità che meritano maggiori attenzioni».
Secondo i due consiglieri infine, l'assessore Daga dovrebbe anche scontrarsi con una realtà ancora più dura: «la Provincia di Sassari è distratta sui temi del Calik in generale e degli scarichi in particolare (depuratori dei Comuni di Alghero e Olmedo, quest'ultimo privo di autorizzazione, quello dell'Asi e della Sogeal, acque meteoriche che portano al Calik residui di fertilizzanti della Nurra e tante altre amenità). L'ampliamento del suo bagaglio di conoscenze gli consentirebbe pure di evitare, per il futuro, di fare il "Tafazzi" dello Sciuti».
Nella foto: Peppinetto Musu e Franco Manconi (Pdl)