Red
5 novembre 2011
Pinete all'Ente Foreste: 1,6mln l'investimento
Affidamento in comodato di Terreni di proprietà Laore Sardegna all´Ente Foreste per interventi di recupero nelle pinete litoranee di Alghero. All'Arenosu i lavori inizieranno solo una volta trasferito il campo nomadi

ALGHERO - L'Agenzia Laore, in stretta collaborazione con il Parco di Porto Conte, ha promosso dal 2009 una serie di conferenze di servizio per il recupero delle aree boschive degradate. A seguito delle iniziative e dei contatti avviati dall'Agenzia e dal Parco, specialmente con l'Assessorato Regionale dell'Ambiente, le pinete di Alghero sono state inserite negli interventi da finanziare con i fondi Comunitari attraverso un "Accordo Quadro", che individua nell'Ente Foreste della Sardegna il soggetto operativo.
Nel progetto successivamente predisposto ed approvato recentemente sono previste azioni di recupero dei popolamenti artificiali a prevalenza di conifere finalizzati alla "rinaturalizzazione di sistemi forestali semplificati a prevalenza di conifere in ambiti territoriali critici e fragili con riferimento al dissesto idrogeologico e al rischio di desertificazione". I progetti di recupero delle aree di Alghero sono stati quindi inseriti negli interventi regionali in materia di prevenzione, difesa e gestione integrata della fascia costiera, e recupero delle Pinete litoranee, da attuarsi da parte di Ente Foreste Sardegna sulla base di un progetto finanziato con fondi comunitari per un importo complessivo di 7,5 milioni di euro.
Gli interventi, da attuarsi nel territorio di Alghero, che ammontano a circa 1.680.000, oltre alla forte valenza protettiva contro l'erosione costiera, rivestono una importante funzione paesaggistico-culturale, soprattutto nelle pinete dell'Arenosu e Fighera, compresa l'area del Campo Nomadi (in quest'ultimo caso i lavori inizieranno solo una volta che il campo sarà trasferito). In questi giorni l'Agenzia Laore affiderà all'Ente Foreste i circa 200 ettari delle pinete di Alghero in comodato per otto anni, dei quali quattro saranno destinati alla realizzazione degli interventi di recupero ed ulteriori quattro per le cure colturali successive per poi essere restituito all'Agenzia e destinato ad attività di pubblico interesse.
Nella foto: Antonello Usai e Francesco Sasso
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