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Red
8 novembre 2011
«Cappellacci non credibile Autocritica e voto»
Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Mario Bruno che sottolinea l´atteggiamento subalterno del Governatore al presidente Berlusconi

ALGHERO - «Il presidente della Regione Ugo Cappellacci non è credibile se, alla sua presa di distanza dal premier Berlusconi, non accompagna una seria e profonda autocritica»: lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Mario Bruno. Infatti, Cappellacci «dovrebbe rendere conto di una campagna elettorale di totale e subalterna identificazione col capo, di aver consegnato la Sardegna ai poteri romani, ma soprattutto di due anni e mezzo di azione governativa debole e inconcludente».
Se anche lasciamo fuori da questo ragionamento, continua l’esponente Pd, «gli aspetti politici allarmanti della vicenda Eolico, il presidente dovrebbe spiegarci in ogni caso l’atteggiamento ossequioso che ha sempre tenuto nei confronti di un governo che, nei confronti dei sardi, ha perpetuato l’inganno sulla vertenza entrate».
Eppure, «autorevoli costituzionalisti l’avevano avvertito: le nuove norme statutarie sono da considerare immediatamente efficaci e operative. Prevedono l’attribuzione alla Regione di nuove o maggiori entrate fiscali senza che sia necessaria una precedente emanazione di norme di attuazione». Avremmo avuto «a disposizione due miliardi di euro in più all’anno», ricorda Bruno. Invece «il presidente della Regione ha seguito Berlusconi su tutta la linea e la Sardegna è stata presa in giro all’infinito».
Ora, «all’improvviso, ha cambiato idea? Faccia autocritica, ne tragga le conseguenze e si vada al voto al più presto». La Sardegna, conclude Mario Bruno, «ha bisogno di risollevarsi attraverso un confronto vero su progetti di sviluppo alternativi e sostenibili che garantiscano occupazione, benessere e protagonismo benessere alle nuove generazioni».
Nella foto: Mario Bruno e Ugo Cappellacci
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