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Red
27 marzo 2012
Coldiretti: incubo siccità in agricoltura
«Abbiamo chiesto all’Assessore Cherchi di intervenire – sottolineano Scalas e Saba della Coldiretti – avviando l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità naturale»

SASSARI - «Dopo la neve dei mesi scorsi ci mancava anche la siccità». E’ questa l’amara constatazione dei Marco Scalas, Presidente di Coldiretti Sardegna, di fronte al preoccupante andamento stagionale delle piogge.
Infatti gli eventi meteorici verificatisi negli ultimi mesi sono assolutamente insufficienti a garantire il regolare sviluppo delle coltivazioni.
«Le nostre aziende attraversano un momento estremamente difficile – spiega Scalas – dopo i danni per le nevicate dei mesi scorsi, per le quali le imprese ancora si leccano le ferite, arriva l’assenza della pioggia a completare il danno». «Effettivamente - commenta Luca Saba, Direttore di Coldiretti Sardegna - il problema è serio, e colpisce in maniera particolare le aziende agropastorali: le scarse piogge, infatti, stanno costringendo gli allevatori ad acquistare i mangimi, con incrementi di costi difficilmente sostenibili».
«Abbiamo chiesto all’Assessore Cherchi di intervenire – concludono Scalas e Saba – avviando l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il riconoscimento è indispensabile anche qualora la Regione non abbia tutti i denari necessari, perché consentirebbe un alleggerimento degli oneri fiscali delle imprese. Si tratta di un momento nodale nella storia della nostra agricoltura: con i nuovi carichi impositivi, ed il costante aumento del costo del gasolio e dei mezzi tecnici, sarà arduo restare sul mercato».
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