CAGLIARI - Il gruppo regionale di Sinistra ecologia e libertà con la consigliera Indipendentistas Claudia Zuncheddu stamane (giovedì) hanno occupato l'aula del Consiglio «per protestare contro l'ennesima e arrogante prova di inaffidabilità della Giunta e del suo Presidente attorno ai temi riguardanti gli effetti devastanti, sul piano sociale ed economico, della crisi in atto».

La presa di posizione è arrivata dopo decisione della Giunta - col voto favorevole della maggioranza - di modificare l'art. 5 della Finanziaria sulla priorità specifiche degli interventi anti crisi: derubricati nell'ambito delle priorità più generali - definite con deliberazione della Giunta regionale - e che non avranno priorità su tutti gli interventi della Finanziaria in corso d'esercizio. «L'iniziativa di protesta - dicono dal Gruppo Sel, Comunisti, Indipendentistas - tende principalmente, a sottolineare la totale inaffidabilità dell'esecutivo in merito agli accordi politico - istituzionali definiti per governare la crisi».

Gli esponenti d'opposizione ricordano che è passato un mese «dall'approvazione unanime da parte del Consiglio dell'ordine del giorno che imponeva al Presidente della Regione la convocazione di un tavolo politico di confronto col Governo», lo stesso periodo trascorso da quando sempre unanimemente si era trovato un accordo tra gli schieramenti per alcuni nodi irrisolti della vertenza sarda: Patto di stabilità, continuità territoriale, trasporti, scuola e industria.

«La Giunta e il Presidente - dicono Luciano Uras e compagni - hanno buttato nel cestino anche questo impegno, hanno tradito anche questo obiettivo. Per queste ragioni abbiamo cercato, ancora una volta, di attirare l'attenzione di tutti sull'esigenza di essere seri, conseguenti, determinati nel realizzare i contenuti delle decisioni unanimemente adottate. Dica il Presidente se si è rimangiato la parola».

Nella foto: Carlo Sechi, Luciano Uras e Claudia Zuncheddu e Carlo Daniele