Si tratta di un´iniziativa di “guerrilla marketing” ideata e portata avanti da “Pahoo”, un piccolo progetto di produzione tessile artigianale. Il video di rivendicazione
ALGHERO - Svelato il mistero dietro all'invasione di
pesci di stoffa registrata la settimana scorsa nel centro della città di Alghero. Si tratta di un'iniziativa di “guerrilla marketing” ideata e portata avanti da “Pahoo”, una piccolo progetto di produzione tessile artigianale. Il mistero è stato rivelato dallo stesso artista che ha creato il marchio e l'operazione, il quale ha pubblicato la spiegazione dell'intervento sul suo blog e rimbalzato sulle pagine di
Alguer.it.
Il comunicato rivendica l'azione dei membri di Pahoo, i quali ammettono come “nella notte tra il 16 e il 17 Aprile, abbiamo affisso, con una colla temporanea, 150 pesci di stoffa di varie dimensioni per dare colore a muri grigi e consumati dal tempo”. Ci sono tutti i dettagli sulla provenienza dei pesci, “prodotti esclusivamente con materiali recuperati e salvati da una brutta fine, essendo considerati rifiuti da una cieca febbre consumistica”.
Poi si evidenzia la filosofia alla base del progetto: promuovere il riutilizzo dei materiali giudicati ormai “inutili” attraverso un'operazione di riuso continuo, che dia ai materiali il diritto a una “seconda vita”. L'operazione, nata con l'obiettivo (raggiunto) di stimolare la curiosità dei passanti e dei residenti, vuole inoltre testimoniare un altro concetto: “anche le piccole e apparentemente ininfluenti azioni possono cambiare ciò che ci circonda”. Nel video il raccolto dell'operazione.