Mozione sulla Vinyls: la Regione in prima linea accanto ai lavoratori di Porto Torres. Alle piccanti dichiarazioni di Mario Diana sull´assenza del Governatore nella giornata di giovedì in Consiglio, si aggiungono quello dell´algherese Mario Bruno
CAGLIARI - «Mentre tanti lavoratori sardi sono mobilitati per difendere il loro posto di lavoro, il presidente della Regione Cappellacci sceglie ancora una volta di eludere il dibattito consiliare, in questo caso sulla situazione della Vinyls di Porto Torres. Sarebbe un fatto gravissimo se non fosse l’ennesima replica di uno spettacolo già visto e rivisto in questa legislatura». Alle piccanti dichiarazioni di
Mario Diana sull'assenza del Governatore nella giornata di giovedì, che ha obbligato la presidente Lombardo a rinviare la seduta del
Consiglio regionale, si uniscono le pesanti dichiarazioni de vice-presidente dell'assise regionale, Mario Bruno.
«Con senso di responsabilità - sottolinea Democratico - stiamo chiedendo al presidente e alla giunta regionale di affrontare la vertenza Sardegna nel suo complesso, senza distinguere in vertenze di serie A e vertenze di serie B. Perché la situazione della Vinyls e di chi ci lavora, da quando si sono spenti i riflettori dei media, è ormai all’ultima spiaggia: il 17 settembre a Roma si incontreranno il ministero dello Sviluppo economico e gli attuali “commissari”. È l’ultima chiamata per i lavoratori di Porto Torres, che sono senza prospettive, senza stipendio e il loro futuro non è garantito neppure dai protocolli sulla chimica verde».
«Il rinvio del dibattito in Consiglio è l’ennesimo schiaffo per un territorio, il nord ovest dell’Isola, che è stato degnato dell’attenzione dell’amministrazione regionale solo in occasione delle recenti elezioni locali. È ora che Cappellacci si dimostri presidente che fa gli interessi di tutta la Sardegna - conclude l'algherese Mario Bruno - venga in Consiglio a spiegarci come vuole scongiurare lo smantellamento della chimica a Porto Torres. Si presenti a Roma il 17 a far sentire la voce di un territorio e di un’Isola che stanno affondando».
Nella foto: Mario Bruno e Claudia Lombardo