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Red
12 settembre 2012
Vertenza Sardegna: Bruno e Sechi picchiano
In consiglio regionale la discussione generale sulle mozioni e sulle interpellanze che riguardano la grave vertenza industriale che coinvolge la Sardegna, con i due consiglieri che "picchiano duro" sulla Giunta regionale

CAGLIARI - All’ordine del giorno del consiglio regionale la discussione generale sulle mozioni e sulle interpellanze che riguardano la grave vertenza industriale che coinvolge la Sardegna. Tra gli interventi quello dell’onorevole algherese Carlo Sechi (Misto), che ha detto come sia evidente la mancanza di una strategia per affrontare questa terribile crisi “di Sardegna”. Sechi ha sottolineato le responsabilità del governo nazionale e dell’intera giunta regionale.
«E’ arrivato il momento - ha aggiunto - di una ribellione per far capire l’incapacità delle istituzioni a risolvere queste vertenze “spezzatino”. Queste vertenze devono essere ricondotte tutte a una generica “vertenza Sardegna”. Questa giunta cerca di sminuirle parcellizzandole, ma la vertenza è unica».
Per l’onorevole Mario Bruno (Pd) il dibattito è stanco. «La Regione non è una “comparsa” - come sostenuto dall’on. Maninchedda - ma la Regione è “scomparsa” in questa vicenda». Bruno ha detto che quando lo Statuto non viene rispettato, non viene rivisto, non viene affrontato il problema del sistema pattizio con lo Stato, la Regione non c’è. Per il vicepresidente del Consiglio non ci si può più accontentare dei tavoli. «C’è un’assenza di politica in questa Regione. Noi chiuderemo la legislatura sapendo che andremo alla deriva. Vogliamo riprenderci la sovranità - ha aggiunto - ma come, se non si riescono neanche a fare le riforme in commissione».
Nella foto: Carlo Sechi e Mario Bruno
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