|
Red
11 ottobre 2012
61 si contro il Governo
Voto sulla inaccettabile compressione dell’autonomia regionale e degli enti locali e le restrittive politiche in materia finanziaria adottate dal Governo

CAGLIARI - Il Consiglio regionale ha approvato (presenti 62, votanti 62, si 61, 1 no) , con votazione per appello nominale, un ordine del giorno che vincola il Presidente della Regione a intraprendere e tenere viva un’azione conflittuale col Governo, contestando in tutte le sedi politiche e giurisdizionali le iniziative adottate e rivendicando la piena attuazione delle prerogative regionali riconosciute dalla costituzione e dallo statuto e, conseguentemente, a impugnare dinanzi alla Corte costituzionale tutti gli atti adottati. L’odg richiama un impegno forte dei rappresentanti eletti in Sardegna per sostenere e dare attuazione alle attese espresse dalla Regione.
L’algherese Mario Bruno (Pd) ha chiesto la convocazione urgente, in Consiglio regionale, di un’assemblea straordinaria con tutti gli enti locali per esprimere una politica contestativa alla linea portata avanti dal governo nazionale. «Stanno cancellando - ha aggiunto - la nostra specialità e la nostra autonomia, dobbiamo avere un sussulto di dignità e creare una mobilitazione del popolo. E’ in gioco il destino dei sardi. Per il vicepresidente del Consiglio quando si parla di accorpamento di regioni, di cancellare 60 anni di storia, quando si fa la semplificazione, quando si vuole ridurre gli interlocutori esiste un problema di democrazia. E’ pericoloso il periodo di neocentralismo che stiamo vivendo che, di fatto, riduce la democrazia».
|