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S.A.
25 ottobre 2012
Regione conferma referendum: solo 4 province
Via libera al nuovo Disegno di legge di riordino degli enti locali. Conferma delle quattro Province di Cagliari, Nuoro, Sassari e Oristano, le prime tre di rango costituzionale, la quarta storica

CAGLIARI - La Giunta Cappellacci ha dato il via libera al nuovo Disegno di legge, presentato dall'assessore degli Enti locali, Nicola Rassu, per la revisione dell’ordinamento attuale. Il Ddl proposto rispetta il referendum dello scorso maggio e, prevedendo la drastica riduzione del numero delle Province, conferma le quattro costituzionali e storiche (Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari).
Recependo le normative nazionali in materia e adeguandole alle peculiarità e alle prerogative autonomistiche della Sardegna, dunque, tra gli aspetti principali si sono volute approfondire le funzioni amministrative e quelle fondamentali dall’organizzazione generale dell’amministrazione tra le quali: la gestione finanziaria e contabile all’organizzazione dei servizi pubblici, il catasto, la pianificazione urbanistica, la polizia locale, l’edilizia scolastica, la gestione dei rifiuti urbani, la viabilità, i trasporti e l’attività di pianificazione della protezione civile. Inoltre, il Disegno di legge rafforza il sistema dell’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni fondamentali, fissando, di norma, in 5 mila abitanti il limite demografico.
Per quanto riguarda, infine, l’elezione del presidente e del consiglio provinciale si è mantenuto l’attuale sistema elettorale, in quanto il Governo nazionale, ha voluto sospendere l’attuazione dell’elezione di secondo grado in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale in seguito a ricorsi di alcune regioni e per rispettare la strada intrapresa in materia di contenimento dei costi della politica, è stata prevista la riduzione degli assessori delle Giunte provinciali che passeranno a 2. «La Giunta ha portato avanti le sue proposte, come ha sempre fatto, seguendo la via della collaborazione con tutti gli attori interessati a questa fondamentale riforma per raggiungere l’obiettivo di dotare la nostra isola di una normativa che risponda alle reali esigenze sociali ed economiche, ivi compreso il rafforzamento e la tutela delle funzioni dei Piccoli comuni e di tutte le Autonomie locali», ha concluso Rassu.
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