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Red
2 febbraio 2013
Mozione di sfiducia per Cappellacci
Sarà protocollata in Regione e discussa e votata nei prossimi giorni. E´ sottoscritta da Sinistra ecologia e libertà, Italia dei Valori, Centro Democratico e Sardigna libera

CAGLIARI - Con la crisi che attanaglia la Sardegna e la maggioranza di centrodestra in via Roma sempre più sfilacciata e litigiosa, tanto che autorevoli esponenti dei partiti di governo ed esponenti dell'esecutivo si ritrovano uno contro l'altro nella tornata elettorale del 24 e 25 febbraio, arriva anche la mozione di sfiducia al Presidente Cappellacci. E' sottoscritta da Sinistra ecologia e libertà, Italia dei Valori, Centro Democratico e Sardigna libera.
«La Sardegna non deve patire le conseguenze dell’agonia politica di un Presidente inadeguato a guidare la Regione e la Comunità dei Sardi fuori dalla crisi economica, sociale, politica ed istituzionale», sottolinea il consigliere Luciano Uras, che annuncia: «La mozione è stata inviata, prima della sua presentazione, a tutti i Presidenti di Gruppo, ad iniziare dai Riformatori Sardi, perché sia condivisa dal maggior numero di Consiglieri».
La mozione di sfiducia è uno strumento definito dall'Art.118 del Regolamento interno e prevede: La mozione di fiducia o di sfiducia alla Giunta regionale o ad un suo componente, le mozioni e gli ordini del giorno di censura politica devono essere motivati e sottoscritti da almeno un decimo dei componenti il Consiglio; non possono essere discussi prima di tre giorni dall'annuncio e sono votati sempre per appello nominale. Non è consentita la votazione per parti né la presentazione di ordini del giorno.
Nella foto: Ugo Cappellacci
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