Il capogruppo di Sel ritorna sulla mozione di sfiducia sottoscritta nei giorni scorsi anche dall´Idv, Centro Democratico e Sardigna libera estendola anche al Pd. E non lesina critiche all´atteggiamento ambiguo dei Riformatori
CAGLIARI - «Noi ci aspettiamo che il Pd sottoscriva la mozione in massa, sappiamo che condivide i suoi contenuti, per questo, prima di presentarla già da due giorni l’abbiamo inviata al Capo Gruppo Giampaolo Diana». Così, Luciano Uras di Sel, ritorna sulla
mozione di sfiducia sottoscritta nei giorni scorsi anche dall'Italia dei Valori, Centro Democratico e Sardigna libera.
Il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà all'intrno della Maggioranza critica anche la posizione dei Riformatori: «da tempo accusano il Consiglio di non voler dare seguito alla volontà referendaria, non partecipano ai lavori dell’Aula e, in ultimo, hanno evocato l’articolo 126 della Costituzione per sostenere l’intervento del Presidente della Repubblica per chiederne lo scioglimento. E’ un paradosso vergognoso, una mossa elettoralistica ridicola».
«Perché non è più tollerabile - prosegue Uras - che alcuni tentino di essere maggioranza, quando si tratta di trarre i vantaggi nella lottizzazione delle funzioni di governo, e opposizione quando si cercano i voti. Basta mischiare le responsabilità del fallimento del presidente della Regione con quelle di tutto il Consiglio». «Del resto - conclude - questa Giunta e questa maggioranza sono un disastro per la Sardegna, se cade subito facciamo una cosa buona e giusta, a favore dei sardi, delle autonomie locali, degli studenti, dei lavoratori e delle imprese».
Nella foto: Il gruppo consiliare di Sinistra Ecologià e Libertà