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Red 4 marzo 2013
Riformatori sull´Aventino: via le Province
La permanenza in Giunta del partito dipende unicamente dagli impegni reali e scadenzati da tempi da rispettare che il presidente e la coalizione di maggioranza prenderà proprio sulle riforme e sull´attuazione dei referendum
Riformatori sull´<i>Aventino</i>: via le Province

CAGLIARI - I Riformatori sardi hanno un solo obiettivo da qui alla conclusione della legislatura: l'attuazione dei referendum del 6 maggio e in particolare l'abolizione delle Province. E la permanenza in Giunta del partito dipende unicamente dagli impegni reali e scadenzati da tempi da rispettare che il presidente e la coalizione di maggioranza prenderà proprio sulle riforme e sull'attuazione dei referendum (abolizione province, assemblea costituente, abolizione dei cda degli enti regionali). Lo ha detto il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, sinterizzando le conclusioni della riunione del coordinamento del partito che si è svolto a Oristano.

«Prendiamo atto - ha detto Cossa - dell'impegno già preso nei primi incontri dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Ma, ovviamente, attendiamo di capire qual è l'intendimento delle altre forze politiche, visto che le leggi si approvano se c'é una maggioranza di consiglieri che le vota. Ecco perché abbiamo necessità di capire se c'è questo impegno reale. Senza il quale i Riformatori non staranno nell'esecutivo regionale».

Parole estremamente chiare, quelle del coordinatore regionale dei Riformatori, che mettono un punto fermo nel rapporto con l'attuale coalizione di maggioranza e il presidente della Regione. «I risultati delle elezioni politiche - ha proseguito Cossa - hanno consegnato ai partiti un messaggio chiaro: la gente non ne può più, vuole il cambiamento, vuole riforme vere e radicali. Quelle riforme che il Consiglio regionale si rifiuta di fare, con tattiche attendiste e portando nella palude del non fare ogni proposta di cambiamento. Ecco perché, ha aggiunto il coordinatore del partito, non possiamo più aspettare, non possiamo permettere che le riforme restino al palo». E le colpe, ha detto ancora Cossa, sono davvero di tanti, «sono delle forze che resistono alla voglia di cambiamento, in gran parte presenti nello schieramento di centrosinistra e del Pd in particolare».

Passando poi al risultato delle Politiche, «l'elezione di Pierpaolo Vargiu con Scelta Civica - ha sottolineato Cossa - è decisamente un successo, una base solidissima da cui partire, pensando alle future alleanze e alle prossime elezioni regionali. Ecco perché per noi le riforme e il cambiamento reale sono gli unici punti che ci interessano davvero e su cui valuteremo la permanenza nella Giunta regionale».

Foto d'archivio
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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