|
Red
4 giugno 2013
Maxi-emendamento sul Patto stabilità
Arriva il via libera del Senato. Approvato l´emendamento sulla vertenza entrate e la revisione del patto di stabilità all´articolo 11 del decreto "pagadebiti". Vale 1,5 miliardi. Soddisfazione del presidente Cappellacci

CAGLIARI - Buone notizie per la Sardegna e i sardi. Approvato dal Senato l'emendamento sulla vertenza entrate e la revisione del patto di stabilità all'articolo 11 del decreto "pagadebiti". Per l'Isola l'approvazione del maxi-emendamento, al quale hanno lavorato tutti i parlamentari sardi, tra i quali Silvio Lai (Pd), primo firmatario della proposta, apre la strada alla modifica dei vincoli di spesa del patto di stabilità adeguandoli alle nuove entrate derivanti dal nuovo accordo sull'articolo 8 dello Statuto, la cosiddetta "vertenza entrate' che per l'Isola vale circa 1,5 miliardi di euro.
«L'approvazione dell'emendamento sul patto di stabilità deve rappresentare un punto di non ritorno nella trattativa con lo Stato». Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, commentando l'approvazione in Senato dell'emendamento alla legge sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. «Un plauso deve andare ai senatori sardi che, anteponendo gli interessi dell'isola a quelli della fazione politica e personali, hanno dato un esempio di quella coesione fondamentale per raggiungere risultati concreti. Questo passaggio - osserva il Presidente - arriva dopo dure battaglie condotte sia sul piano politico che sul piano giurisdizionale, con i nostri ricorsi alla Corte Costituzionale che hanno accertato la fondatezza delle ragioni dei sardi».
«Ora - ha concluso Cappellacci - auspichiamo un rapido passaggio anche alla Camera, che ponga le basi affinché finalmente venga riconosciuto alla Sardegna un adeguamento che non è un privilegio, ma un sacrosanto diritto. Se il laccio del patto, troppo stretto e non adeguato alle modifiche delle norme sulle entrate, sarà finalmente allentato, Regione e Comuni potranno dare pienamente seguito alle azioni programmate per le famiglie, le imprese e i territori».
|