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Antonio Burruni
21 giugno 2013
Legge Elettorale: Un’occasione persa
Ecco come Ugo Cappellacci, Claudia Lombardo e Federico Palomba hanno commentato l’esito negativo del voto sulla doppia preferenza di genere. Arbau lascia il gruppo consiliare Sardegna è già domani

CAGLIARI - «Un’occasione persa». Così il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci, impegnato nell’Assemblea delle isole del “Crpm” e giunto in Consiglio Regionale per sostenere l’idea della preferenza di genere, ha commentato l’esito negativo del voto. «Abbiamo il dovere di agire per promuovere la democrazia partecipata e rilanciare una meritocrazia che si fondi sull’effettiva parità di genere – ha concluso - nella consapevolezza che nella nostra società vi sono energie positive, espresse anche da tante donne che chiedono solo di essere messe in condizioni veramente paritarie anche nei percorsi politici».
Anche la presidente del Consiglio Regionale Claudia Lombardo ha espresso rammarico per la sostanziale bocciatura della doppia preferenza di genere. «La doppia preferenza di genere non era tesa a garantire una rendita di posizione alle donne impegnate in politica, ma al contrario, per creare le stesse opportunità di accesso alle cariche elettive, oggi evidentemente negate - ha dichiarato la Lombardo - Purtroppo, lo scetticismo sempre manifestato sulla possibilità che questa opportunità venisse recepita nella legge elettorale, non è stato smentito dai fatti. Ancora una volta, sul buon senso, ha prevalso l’istinto di sopravvivenza. Il ricorso al voto segreto – ha concluso la presidente – non fa altro che accentuare i motivi del rammarico».
«E’ un’indecenza che ancora una volta un Consiglio Regionale improduttivo, al riparo dei muretti a secco, si metta contro la coscienza civile e contro il dettato costituzionale che ha chiaramente indicato al legislatore la necessità di favorire la parità di genere. Il voto segreto è tipico di chi non ha coraggio delle proprie azioni. Che almeno i sardi sappiano chi lo ha richiesto». Questo il commento rilasciato poco dopo la votazione dal segretario regionale dell’Italia dei Valori Federico Palomba.
Il risultato della votazione ha già avuto una ripercussione politica. Infatti, il voto segreto sulla doppia preferenza di genere fa cadere il gruppo consiliare di “Sardegna è già domani”. Il consigliere de “La Base” Efisio Arbau, che aveva dato un’adesione tecnica al gruppo dopo l’abbandono di Roberto Capelli, eletto in Parlamento con il Centrosinistra, ha lasciato il gruppo subito dopo la fine del consiglio. Al consigliere barbaricino non è andata giù la decisione del proprio capogruppo Mario Diana di chiedere il voto segreto sull'emendamento alla doppia preferenza. «Il voto segreto sulla doppia preferenza di genere è stata l’ennesima fuga di un Consiglio Regionale che sembra aver smarrito il senso dell’orientamento. Il mio appello al ritiro della richiesta di voto segreto è caduta invano. Contestualmente cade anche la mia adesione tecnica al gruppo misto Sardegna è già domani», ha dichiarato Arbau.
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