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Antonio Sini 23 agosto 2005
Goletta Verde stila le pagelle del 2005, Sardegna promossa con 8
Bocciate Sicilia, Calabria e Campania. Meno 4,5 % di mare blu, è ancora emergenza sulle coste. Bandiera nera, al Ministro della Difesa On. Antonio Martino, per non aver difeso la Sardegna
Goletta Verde stila le pagelle del 2005, Sardegna promossa con 8

ROMA - La nave che toglie il sono a molti amministratori è attraccata in porto, ha con se un´istantanea dell’Estate vista da Goletta Verde, ed è la ventesima volta che si percorrono in poco più di due mesi tutti e 8.000 i chilometri di coste italiane. I risultati di Goletta Verde di Legambiente, realizzata con il contributo di Vodafone Italia e in collaborazione con L’Espresso, sono stati presentati oggi a Roma, presso la sede nazionale dell’associazione ambientalista, presente Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente e Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente. Oltre al consueto programma analitico teso a valutare la qualità delle acque di balneazione, in tempo reale grazie ai laboratori mobili, Goletta Verde di Legambiente ha fotografato complessivamente la situazione costiera: cemento, ecomostri, abusivismo, illegalità ambientale, depurazione, erosione. Senza dimenticare le eccellenze, le esperienze positive: lo straordinario patrimonio rappresentato dalle aree marine protette ,sono 23 e si estendono per circa 640 chilometri, l’insieme di località dove turismo, ambiente, paesaggio, beni culturali e storici, mare e attività economiche seguono uno sviluppo più armonioso ed equilibrato. Un lavoro certosino, molto impegnativo ma stimolante nel suo complesso, che ha portato gli ambientalisti a confrontarsi con enti pubblici e associazioni di volontariato sulla nave divenuta orami un simbolo.
«Le analisi di Legambiente – ha commentato Roberto Della Seta – dicono che la qualità delle acque di balneazione peggiora. Solo l’87,5% dei campioni analizzati dai nostri tecnici è risultato privo di inquinamento organico. Alle foci dei fiumi poi la situazione è ancora meno rosea: circa il 70% dei punti campionati è inquinato o gravemente inquinato, segno inequivocabile che i problemi sono a monte: l’inefficacia degli impianti di depurazione, il deficitario controllo degli scarichi illegali, il cemento fuorilegge sulle spiagge. E poi l’erosione, collegata direttamente ai problemi precedentemente citati, che continua a decimare interi tratti di litorale. Il fatto è che ci si ricorda del mare solo in estate, mentre è durante tutto l’anno che andrebbero messi in atto interventi per prevenire l’inquinamento e evitare speculazioni legali e addirittura illegali a due passi dalla battigia». E’ proprio l’analisi incrociata dei diversi indicatori sia positivi che negativi, balneabilità, cinque vele, illegalità, abusivismo sul demanio, depurazione, erosione, ha permesso a Goletta Verde di Legambiente di stilare una sorta di pagella delle regioni italiane. Prima assoluta la Sardegna – voto: 8 abbondante – ultima da sola la Campania con un sonoro 5,3. In mezzo troviamo chi va bene (Basilicata, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Liguria prendono 7 o giù di lì), chi va benino (Veneto, Marche, Puglia, Molise ed Emilia Romagna) chi strappa la sufficienza a fatica (Abruzzo e, soprattutto, Lazio), chi viene bocciato (Sicilia e Calabria oltre alla Campania). Tornando ai “voti” la Sardegna può vantare quasi il 94% di acqua marina non inquinata, è la regione pluri premiata dalla Guida Blu con tantissime vele (il riconoscimento per le località che coniugano ambiente, natura, servizi turistici, storia, enogastronomia). Ma anche nella più grande isola italiana non mancano i problemi a partire dalla ingombrante presenza nella regione delle servitù militari (e della base nucleare Usa alla Maddalena), per finire con il crescente problema dell’abusivismo sul demanio: 337 le infrazioni nel 2004 (erano 315 nel 2003).
Le Vele della Guida Blu 2005 di Legambiente, sono i paradisi delle vacanze, le pietre miliari delle nostre coste e la loro regina quest’anno è Castiglion della Pescaia in Toscana, seguita da Cinque Terre, Bosa ( Sardegna), Isola del Giglio, Otranto, Portovenere, Arbus (Sardegna), Noto, Tropea e Pollica Acciaroli e Pioppi.
Profonda l´analisi di Goletta Verde riguardo il problema dell´erosione delle coste, degli ecomostri costruiti nelle zone demaniali, della depurazione delle acque, all´inquinamenti di escherichia coli, batteri presenti solo nell´intestino dell´uomo che dimostrano senza equivoco l´antropizzazione eccessiva e il conseguente inquinamento delle acque.
Bandiera nera, simbolo dei "nuovi pirati del mare", al Ministro della Difesa On. Antonio Martino, per non aver difeso la Sardegna e i suoi abitanti dalle servitù militari cui sono sottoposti. Per non aver mai dato risposte alle istituzioni sarde, negando il diritto all’informazione, noncurante della salute e dell’incolumità dei sardi. Negando inoltre monitoraggi ambientali e studi epidemiologici rigorosi, nonostante i gravi indizi di danni sanitari legati alle attività militari che si sono sviluppati negli ultimi periodi. La legge che impone la bonifica dopo ogni esercitazione militare è stata completamente ignorata e alcune aree sono oggi così inquinate che le stesse autorità militari le hanno dichiarate non bonificabili. Nel caso delle marinerie di Teulada, la promessa di bonificare il tratto di mare tra Teulada e Sant’Antioco non è mai stata mantenuta e gli indennizzi, assai irrisori, vengono corrisposti con ritardo e discontinuità.



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