La Direzione aziendale dell'Azienda sanitaria n. 1 difende il trasferimento del Centro Oncologico da via Zanfarino alla struttura di San Camillo, replicando alle polemiche degli ultimi giorni
SASSARI – «Il potenziamento dell’attività specialistica ostetrico- ginecologica territoriale al San Camillo permetterà di creare importanti sinergie con altri operatori già presenti nella sede». Così la Direzione aziendale della Asl di Sassari replica ai "detrattori" - tra questi il sindaco
Ganau - del trasferimento del Centro Oncologico da via Zanfarino alla struttura di San Camillo e nega i «relativi e paventati disagi» sollevati nei giorni scorsi.
«Con questa riorganizzazione l’utenza avrà a disposizione un’offerta più ampia e garanzia di continuità assistenziale» spiega il direttore del Distretto di Sassari Nicolino Licheri che esalta i vantaggi «di realizzare un unico centro specialistico ostetrico-ginecologico territoriale in cui saranno operativi ben 5 ginecologi, eliminando la frammentazione esistente tra lo stesso San Camillo, via Zanfarino e l’ex Ospedale Conti». Con l'ingresso «di un ulteriore professionista garantirà un potenziamento delle attività di diagnostica ecografica per le gravidanze a rischio».
«L’ambito territoriale dell’Aziendale Sanitaria Locale corrisponde all’attuale Provincia di Sassari, un territorio di circa 4.281 Kmq diviso in 66 comuni e una popolazione residente a cui dare risposte che si aggira intorno ai 337 mila abitanti» ricorda Onnis che nel motivare le ragioni della riqualificazione dell’ex Villaggio San Camillo aggiunge: «il Centro ospita già da tempo il Centro Ipertensione, il Centro Dialisi, il Settore della Protesica, alcuni ambulatori dell’Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile e Adolescenziale, il Servizio Dipendenze e come già detto l’attività specialistica ostetrico- ginecologica territoriale».
A quanto detto si aggiunge la convenienza «di un ampio parcheggio», e la possibilità di arrivarci «con i mezzi pubblici dell’Arst, provenienti dai territori dell’Anglona, della Romangia e della Bassa Valle del Coghinas e da quelli dell’Atp provenienti dal centro città». «Certamente il servizio di trasposto pubblico andrebbe potenziato, per questo chiediamo al Comune di Sassari, socio fondatore dell'Atp di favorire questo percorso» è la richiesta finale della Direzione.