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Red
29 ottobre 2013
Denuncia in Regione: 5mln per consulenze
Il consigliere regionale del Pd Gian Valerio Sanna ha depositato oggi un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla spesa di circa 5.300.000.000 euro che la Regione Sardegna ha sostenuto dal 1 Gennaio 2012 ad oggi per corrispettivi, incarichi e consulenze

CAGLIARI - «Il presidente Cappellacci dovrebbe disporre una rapida ed urgente verifica sull’uso abnorme, e oramai fuori controllo, di risorse regionali per l’affidamento di incarichi ed elevato contenuto professionale senza il rigoroso rispetto delle normative previste per tali procedure». Il consigliere regionale del Pd Gian Valerio Sanna ha depositato oggi un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla spesa di circa 5.300.000.000 euro che la Regione Sardegna ha sostenuto dal 1 Gennaio 2012 ad oggi per corrispettivi, incarichi e consulenze.
«L’ Amministrazione svolge l’attività istituzionale mediante il personale inserito nella propria dotazione organica – sottolinea l’On. Sanna - che non solo è la traduzione formale del fabbisogno della struttura organizzativa, ma è lo strumento cardine del controllo della spesa in materia di risorse umane. Può ricorrere alle collaborazioni esterne – continua il consigliere regionale - avvalendosi dell’ art. 6 bis della L.R. 31/98. Tale articolo limita chiaramente il ricorso ai contratti di lavoro autonomo di natura occasionale. Sono consentiti, infatti, esclusivamente quelli ad elevato contenuto professionale e laddove si sia accertato l'impossibilità di farvi fronte con le risorse professionali presenti al suo interno. Inoltre le procedure di selezione comparativa per l'attribuzione degli incarichi devono essere avviate previo parere vincolante della direzione generale competente in materia di personale».
«I contratti di lavoro autonomo di natura occasionale e contratti di collaborazione coordinata e continuativa devono rispettare – precisa l’On. Sanna - i seguenti principi: attinenza dell’incarico alle competenze attribuite; l’elevata qualificazione delle prestazioni richieste, e quindi della professionalità della persona con cui si insatura la collaborazione; l’oggettiva impossibilità di far fronte all’esigenza con le risorse professionali interne, in quanto le conoscenze ed esperienze richieste risultano eccedere quelle normali del personale della direzione generale». «Nell’interrogazione sono stati riportati 2 casi, a titolo di esempio, che dimostrano il ricorso continuo e immotivato all’affidamento, anche diretto, di professionisti spesso dai curricula assolutamente privi dei necessari caratteri di competenza e di affidabilità».
«Un primo caso – riferisce l’On. Sanna - riguarda l’Assessorato dell’Igiene e Sanità che con determinazione n. 1286/2012 ha avviato un avviso pubblico per un’indagine di mercato finalizzata all’affidamento del servizio di consulenza economica, specialistica, per gli aspetti concernenti il rapporto costo/efficacia e la sostenibilità dei nuovi farmaci. Con determinazione successiva, la n.1408 /2012, si è ritenuto poi di procedere, nell’ambito di questo programma di “farmacovigilanza attiva”, al convenzionamento di operatori con competenze esclusivamente giuridiche secondo criteri valutativi che sono assolutamente poco convincenti».
«Sempre l’Assessorato dell’Igiene e Sanità – rivela l’On. Sanna - nell’ambito di un fantomatico progetto per la comunicazione e divulgazione dell’importanza delle strutture di psicologia ospedaliera e delle emergenze e dell’integrazione delle stesse nel contesto ospedaliero ha ritenuto necessario selezionare un professionista con la finalità “di generare maggiore attenzione alla componente soggettiva del paziente, … abbandonando la concezione del malato come “oggetto” da curare, a favore di un’ottica globale e multi professionali”. Come si può facilmente capire – sottolinea l’On. Sanna - le motivazioni sono assolutamente generiche e risibili, a metà fra un racconto romanzato e una “mission impossibile”. Il servizio è stato assegnato sottosoglia con affido diretto, senza alcuna valutazione del merito e delle reali attitudini al compimento degli obiettivi. La convenzione è stata finanziata con i fondi per la pubblicità istituzionale e dunque nella diretta responsabilità del Presidente Cappellacci. L’Amministrazione Regionale – domanda l’On. Sanna - non dispone di uno psicologo professionista di comparabile professionalità da poter essere impiegato nelle mansioni indicate?»
«Chiedo quindi al Presidente Cappellacci – conclude l’On. Sanna - di trasmettere per tutte le consulenze ed incarichi assegnati nel 2013 con affido diretto, un report dettagliato dei risultati conseguiti, dei benefici perseguiti a vantaggio della collettività e un rendiconto dettagliato sull’uso dei fondi entro trenta giorni dalla presente, decorsi i quali la presente interrogazione verrà trasformata in mozione urgente».
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