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S.A.
3 gennaio 2014
Da 9mila a 7600 euro: tagli in Regione
Dalla prossima legislatura, quando i consiglieri saranno 60 e non più 80, si passerà da circa 9mila euro attuali a circa 7.600

CAGLIARI - Stamane, il Consiglio regionale sardo ha recepito il decreto Monti, tagliando indennità e fondi ai gruppi. Il provvedimento è stato approvato con 49 sì, sei no e tre astenuti.
Dalla prossima legislatura, quando i consiglieri saranno 60 e non più 80, si passerà da circa 9mila euro attuali (indennità consiliare, diaria e rimborso per spese di segreteria e rappresentanza e contributo per spese di documentazione, aggiornamento, stampa e strumentazioni tecnologiche) a circa 7.600 (indennità consiliare, rimborso forfettario e spese inerenti l'esercizio del mandato).
«Sono molto soddisfatta - ha commentato la presidente Claudia Lombardo - «in oltre 60 anni non si era mai vista un’azione di razionalizzazione delle spese e di contenimento dei costi della politica come questa fortemente voluta ed effettuata dall'Assemblea regionale nella legislatura in corso. Almeno per questo potremo lasciare un segno positivo della XIV Legislatura nella storia dell’Autonomia». «Il taglio dei fondi dei gruppi consiliari non solo recepisce i contenuti di una proposta formulata dalla Giunta regionale, ma rappresenta la prosecuzione di un percorso virtuoso compiuto in questa Legislatura, in anticipo rispetto al quadro nazionale e soprattutto con provvedimenti concreti» ha dichiarato il governatore Cappellacci.
Nella foto: Claudia Lombardo
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