Andrea Sorgentone
29 gennaio 2014
L'opinione di Andrea Sorgentone
Elezioni, solo slogan senza idee
Sono candidato con iRS da indipendente non per convenienza politica ma per l’amicizia con Gavino Sale e con il movimento con il quale ho condotto le battaglie contro le banche. Riflettere sull’Euribor è lo spunto per riflettere su chi ha governato e ambisce a governare l’isola e sul perché ha avuto tanto successo Beppe Grillo. Su una questione così importante, potendo ogni famiglia che ha un mutuo da 150000 in 15 anni recuperare 9364.64 euro, nessun candidato ha detto una parola, mentre si stanno riempendo la bocca ipotesi come la zona franca, che resterà lettera morta. Nella tanto vituperata “prima repubblica”, nella quale i partiti tradizionali era la sola scelta che aveva il povero elettore, paradossalmente i candidati avevano un certo spessore.
Con l’avvento di Silvio Berlusconi tutto è diventato slogan: “..ho issa!”, “siamo figli di Sardegna!” come se gli altri non lo fossero; “E’ tempo di crescere” quasi che negli ultimi 10 anni non abbia governato Ugo Cappellacci, che fino a ieri ha obbedito pedissequamente agli ordini di Roma ed oggi afferma di sposare la questione indipendentista, cercando di prendere in giro ancora una volta i sardi, già truffati per le promesse della Sassari / Olbia e del G8.
La politica è diventata solo pubblicità, senza idee e una seria proposta di governo che sappia fare qualcosa di concreto dal giorno dopo le elezioni. In questo vuoto è paradossale che le idee le abbia portate un comico ed è il motivo del suo successo. Propongo quindi, a tutti i candidati che si prefiggono di “salvare“ la Sardegna a dire esattamente cosa faranno dal giorno seguente la loro elezione. Senza slogan e di impegnarsi come il sottoscritto, nel caso raccontino frottole, a dimettersi entro 18 mesi. Da parte mia una prima proposta chiara e attuabile in tempi brevissimi: Per far ripartire subito l'economia della Sardegna serve una garanzia regionale per il credito d'impresa.
Invece che dare contributi per interessi a fondo perduto (che non hanno l’effetto di far abbassare il tasso da parte della banca ne di favorire il credito) la Regione deve garantire con un fondo apposito i crediti erogati in Sardegna in favore delle imprese. Ci sono infatti molte imprese sane che stanno morendo per mancanza di credito, di liquidità. La garanzia della banca dovrà essere del 45% mentre un altro 45% dovrà essere garantito da un consorzio fidi. Dovrà essere fatto un accordo a tre tra la Regione, i consorzi fidi aderenti all’iniziativa e le banche disponibili, In tal modo verrà favorita l’erogazione del credito a tassi molto bassi e prefissati in sede di accordo trilaterale. Non sono aiuti di stato ed il costo per la Regione sará molto basso con effetti enormi nell’economia reale.
*candidato iRS alle elezioni di Regionali
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