Mentre ad Alghero infuriano le polemiche, l'annuncio dell'Accordo Mase Gov 2021-2027: in arrivo per il Parco di Porto Conte 4,2 milioni di fondi ministeriali. Il progetto su Punta Giglio ammesso a finanziamento
ALGHERO - Mentre sul compendio di Punta del Giglio e sui terreni recentemente acquisiti di Capo caccia, infuria la polemica, alimentata anche dalla recente "scoperta" del consigliere comunale ed ex assessore
Alessandro Cocco, circa la presenza di terreni ipotecati (tra quelli acquisiti), fatto questo «sempre nascosto», da Porta Terra arriva l'annuncio: per il Parco di Porto Conte pronti 4,2 milioni di fondi ministeriali grazie all'Accordo Mase Gov 2021-2027.
«È proprio la piena disponibilità al patrimonio pubblico dei terreni di Punta Giglio e di quelli recentemente acquisiti che ha consentito di ottenere il cospicuo finanziamento, che verrà utilizzato per il ripristino morfo funzionale della vegetazione e dei sistemi forestali costieri, anche in adattamento ai cambiamenti climatici» precisano dall'ufficio comunicazione di Porta Terra.
«Ciò consentirà – spiega l’Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Raniero Selva - anche di ampliare le attività previste per il compendio di Punta Giglio, ovvero la riqualificazione degli immobili in stato di abbandono e dei manufatti storici». E ancora, «la scheda progettuale premiata con il finanziamento prevede il ripristino morfo funzionale delle formazioni di quercus ilex presenti nel sito e consentirà di aumentare la capacità di sequestro del carbonio, una delle finalità del progetto finanziato».
«Sarà possibile un incremento annuo del 300% del sequestro della co2» assicurano da Porta Terra. Un risultato importantissimo per la rivalorizzazione del compendio del Punta Giglio che partirà nel secondo semestre 2025 per concludersi nel secondo semestre 2029. «Un grazie alla struttura del Parco di Porto Conte e alla Regione, che stanno lavorando con dedizione per arrivare al risultato che va nella giusta direzione per la salvaguardia ambientale e per rendere maggiormente fruibile il sito, che insieme al compendio carsico di Capo Caccia rappresenta uno dei maggiori attrattori della Riviera del Corallo», conclude l’Assessore Selva (
nella foto).