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Palazzo bruciato: messa in sicurezza
Il sindaco annuncia con un comunicato roboante l´avvio delle operazioni alle porte di Alghero ma Forza Italia non ci sta: «bene avrebbe fatto l´Amministrazione Cacciotto a serbare un rigoroso silenzio»

ALGHERO - «Il passo avanti compiuto oggi è il frutto di interlocuzioni promosse dal Sindaco Raimondo Cacciotto che ha voluto mettere insieme più volte tutte le parti, trovando ampia disponibilità, per giungere ad una prima decisione finalizzata al rispristino della sicurezza nell’immobile e all’eliminazione del degrado». E' l'annuncio dell'ufficio comunicazione di Porta Terra a seguito dell'avvio della messa in sicurezza. «Anche oggi l'Amministrazione Cacciotto riserva agli algheresi la quotidiana dose di propaganda, lo spunto è dato da un provvedimento che a seguito del dissequestro dell'immobile incendiatosi nel 2017, disposto dal Tribunale nel gennaio del corrente anno, di fatto consente alla ditta Risparmio Casa lo sgombero, la cernita e lo smaltimento di tutti I rifiuti» l'immediata replica del primo partito gruppo consiliare di Alghero, Forza Italia.
«Preso atto dei pareri – spiega il sindaco Raimondo Cacciotto – abbiamo stabilito di procedere preliminarmente alla messa in sicurezza dell’area esterna, alla messa in sicurezza del piano interrato e progressivamente all’attività di bonifica dei rifiuti. Si tratta di un primo passo che intende ripristinare la sicurezza ed eliminare il degrado interno ed esterno all’edificio. Ma in particolare auspico che questo passaggio possa servire per smuovere la situazione e favorire una risoluzione definitiva e completa della situazione per tutti i privati che portano ancora nel cuore e nella quotidianità le sofferenze di quanto patito»
Per Forza Italia invece «l'Amministrazione Cacciotto, col solito comunicato stampa "levantino", piega la realtà alle proprie esigenze propagandistiche, contrabbandando un ruolo e un attivismo inesistenti nelle operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Come se a seguito di una concessione edilizia si attribuisse i meriti per la realizzazione di un immobile. Crediamo che bene avrebbe fatto l'Amministrazione Cacciotto a serbare un rigoroso silenzio. Quantomeno per il rispetto dovuto a tutte le famiglie che portano nelle loro menti e sul loro patrimonio i segni indelebili di quel disastro». Il rogo - chiudono Tedde, Caria, Bardino, Peru e Ansini - ha lasciato tracce fisiche e psicologiche profonde e ha provocato immensi disagi a tutti coloro che hanno dovuto abbandonare le loro case. Una ferita ancora aperta per la città e in particolare per le persone che hanno vissuto quel dramma.
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