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Luigi Lotto 27 febbraio 2014
L'opinione di Luigi Lotto
Lotto per il territorio in Regione
<i>Lotto per il territorio in Regione</i>

Ritengo sia un obbligo etico cominciare questa riflessione sui risultati elettorali partendo dalla mancata fiducia nella politica degli elettori sardi che hanno scelto l’astensione. Sarà anche vero che l’affluenza è stata limitata dalla scelta di concentrare il voto in un giorno solo (per la prima volta), ma quei punti percentuali che mancano suonano come un campanello d’allarme per la democrazia e le sue procedure. Sarà necessario riflettere e ciò dovrà essere di stimolo per un’azione politica attenta al recupero della fiducia dei cittadini. Ritengo però che ci siano anche risultati che rispondono in pieno all’idea di politica e di democrazia che tutti condividiamo. In una campagna così difficile, dall’esito non scontato, ci conforta il risultato che ha visto prevalere Pigliaru e la coalizione di centro sinistra su Cappellacci e il centro destra. Considerando infine che anche coloro, e non sono stati pochi nell’opinione pubblica militante, che si sono contrapposti alle due coalizioni principali, con la parola d’ordine del “sono tutti uguali”, sono stati sconfitti.

Da qui bisogna ricominciare: in questo quadro, alle coalizioni presenti in consiglio regionale, in particolare a Pigliaru e al centro sinistra, spetta il compito più difficile per ridare alla Sardegna una nuova prospettiva che non può essere solo economica ma deve essere anche sociale, culturale e non da ultimo etica. Non esiste l’antipolitica: esistono invece la politica buona e quella cattiva. Diventa perciò imperativo il rilancio della buona politica come pratica delle relazioni e del buon governo che ricostruiscano il filo della fiducia tra i cittadini e le istituzioni, tra i cittadini e i partiti. Senza trionfalismi ma con soddisfazione ritengo di dovere la mia rielezione al consiglio regionale, non solo come la conferma dei cinque anni di mandato trascorsi all’opposizione della giunta Cappellacci, ma anche come l’espressione di una rappresentanza del territorio dell’intera provincia di Sassari. Un territorio pieno di risorse umane di storia e cultura.

Perché insieme a Sassari, Alghero e Porto Torres, l’Anglona, la Romangia, il Logudoro, il Meilogu, il Goceano, e il Coros, sono realtà a cui va garantita rappresentanza politica di primo rango. La principale città sarda a vocazione turistica e la principale città portuale a vocazione industriale, per fare due esempi concreti, meritano senz’altro un ascolto e una a attenzione politicamente impegnativa. Perché sarà indispensabile costruire scelte mirate che abbiano l’obiettivo d’invertire la tendenza drammatica allo spopolamento delle zone interne, rispondendo alla domanda di rilancio della economia e di maggiore presenza di Stato e Regione con i servizi principali che avvicinano il territorio alla città: sanità, scuola, sicurezza e trasporti. Con questi obbiettivi di fondo dobbiamo iniziare la nuova legislatura, sapendo che ciò è dovuto ai tanti cittadini del territorio che hanno votato ma, in particolare, alle popolazioni dell’intera provincia che da anni rivendicano scelte nuove e più adeguate.



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