M. P.
28 aprile 2014
L’Asinara celebra le vittime della Grande Guerra
I campi di prigionia e i campi di inumazione di Fornelli, Stretti, Campu Perdu e Cala Reale, a luglio saranno aperti al pubblico, insieme ai cimiteri di guerra dove si trovano sepolti gli italiani

PORTO TORRES - Il 2014 è l’anno delle celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale che vedrà in tutti i paesi coinvolti in quella guerra, compresa l’Italia, l’avvio di eventi commemorativi. Durante il primo conflitto mondiale, sull’isola dell’Asinara, furono trasferite circa 26mila persone, profughi serbi e prigionieri austro-ungarici, di oltre sedici etnie diverse, circa seimila dei quali, a causa delle epidemie di tifo e di colera morirono e i loro resti restano conservati in quattro cimiteri. Uno di questi l’Ossario, che accoglie i resti di migliaia di prigionieri, e che rappresenta una delle tappe del percorso della memoria, che nel mese di luglio ospiterà visitatori e familiari dei prigionieri di guerra austro-ungarici morti sull’isola.
Il Comune di Stintino, il Comune di Porto Torres, L’ente Parco Asinara, i dipartimenti di storia dell’ Università degli studi di Sassari e di Belgrado, nell’ambito del protocollo d’intesa denominato “Sistema Ambientale Culturale nord ovest della Sardegna - Golfo dell’Asinara”, intendono realizzare una serie di eventi celebrativi, per ricostruire attraverso un’indagine storica, gli avvenimenti e le storie di coloro che furono protagonisti di quel lungo periodo nell’isola. Un accordo sull’«Organizzazione delle celebrazioni per il centenario della presenza dei prigionieri nell’isola dell’Asinara durante la I guerra mondiale» che ha permesso di individuare i campi di prigionia e campi di inumazione di Fornelli, Stretti, Campu Perdu e Cala Reale, che saranno delimitati per essere aperti al pubblico, e i cimiteri di guerra dove si trovano sepolti gli italiani.
Pochi giorni fa il consigliere delegato alle Politiche dell’Asinara Gilda Usai, insieme ad una delegazione di storici ed esperti in marketing territoriale, ha visitato sull’isola dell’Asinara, Ossario, Stazione Sanitaria e tutti quei luoghi che faranno parte del “viaggio della memoria” per ricordare i prigionieri di guerra che morirono a causa del colera e della fame. Il Comune di Stintino nel giugno scorso aveva organizzato, in collaborazione con gli stessi enti, il primo convegno sulla “Gestione Ambientale di una destinazione turistica”, durante il quale si era tenuta sull’isola dell’Asinara una conferenza dai contenuti storici e in quell’occasione i delegati dell’Università di Belgrado, avevano espresso la volontà di partecipare ad un progetto di ricerca per la ricostruzione storica, attraverso dati d’archivio e documenti, dei fatti accaduti durante il periodo della prima guerra mondiale all’Asinara. L’obiettivo è quello di portare avanti iniziative celebrative che non abbiano un riconoscimento solo locale, ma che siano inseriti in una prospettiva sia nazionale sia internazionale, vista la valenza sovranazionale e nazionale dell’evento.
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