PORTO TORRES - Secondo appuntamento oggi del «Simposio Vela Latina: Quale futuro? Organizzatori, dirigenti, skipper e appassionati si confrontano per sostenere e rilanciare la cultura millenaria», al Museo del mare a Porto Torres a partire dalle ore 10. Lo scorso 25 gennaio diversi appassionati e rappresentanti delle varie marinerie nazionali si sono incontrati a Porto Torres, su invito della locale associazione di vela latina, per discutere le sorti di quest’antico armo velico con il fine ultimo di rilanciarne l’attività culturale e sportiva, oggi in declino. Nell’incontro sono emerse le varie criticità che hanno portato alle tante divisioni tra le varie flotte ed alla poca partecipazione agli eventi; basti pensare che la prestigiosa regata di Stintino nel 2000 vide 100 imbarcazioni al via e nelle ultime edizioni si sfioravano le 15 barche.

«Il mare unisce, non divide», questo il motivo che spinge il segretario dell’AssoVeLa Porto Torres Lorenzo Nuvoli a riprovarci:«abbiamo una responsabilità enorme nei confronti della storia e di queste barche, testimoni del nostro passato. Le manifestazioni legate alla vela latina sono inoltre un veicolo pubblicitario e promozionale per il territorio in cui vengono ospitate, creando di fatto un vero indotto economico e turistico da non sottovalutare». Con il secondo step, previsto nei locali del Museo del Porto (Via Azuni ang. Via Bassu), si vorrà dunque fare un passo avanti per cercare di uscire dall’impasse: la proposta condivisa da tutti è quella di redigere un regolamento standard, che ogni associazione dovrà adottare, al fine di poter gareggiare con gli stessi criteri qualsiasi sia l’organizzatore. Tale regolamento sarà concepito da una serie di “saggi”, in rappresentanza delle diverse marinerie, scelti democraticamente all’interno della riunione. Al Simposio hanno già dato adesione diversi equipaggi e rappresentanti delle Associazioni sarde, liguri e campane che si dedicano attivamente alla vela latina.