ALGHERO – Non esistono le campagne elettorali di una volta. Nessun richiamo nostalgico al passato, quanto un’oggettiva analisi di alcuni fatti, politici e non. Da una parte la disaffezione, gli scandali, la crisi economica hanno allontanato i cittadini dalla politica; dall’altra, i social network sono lo strumento più utilizzato per riavvicinarli. Spesso sacrificando un confronto più reale e profondo che si tenta di rincorrere invano alla vigilia di un voto.

E di passaggi a vuoto Alghero ne ha avuti diversi negli ultimi anni: due commissari in tre anni per le dimissioni dei consiglieri non sono nemmeno lontanamente paragonabili allo scioglimento di un comune per mafia, ma è pur certo il fallimento della politica, e se non di tutta almeno di una buona parte. Il decoro, la sicurezza, il “disordine” commerciale e urbanistico, sono la faccia di una medaglia che dall’altra nasconde l’assenza di una visione, di un disegno della città e del suo territorio. Chi diventerà sindaco di Alghero tra i sei candidati scelti – Fiorella Tilloca (Sel), Maria Grazia Salaris (centro-destra), Mario Bruno (lista civica, Upc, Udc, Sinistra Civica), Enrico Daga (Pd), Stefano Lubrano (Patto Civico), Graziano Porcu (Movimento 5 Stelle) – dovrà iniziare da questo. A noi (e voi) le domande, a loro le risposte. Perchè un sindaco non si inventa, si sceglie.

E' anche lo slogan scelto dalla redazione del Quotidiano di Alghero per sabato 17 maggio, in occasione dell'atteso confronto pubblico tra i candidati sindaco che si terrà a partire dalle 18 nel mercato Ortofrutticolo di via Sassari. Dall’urbanistica all’ambiente, dal decoro al turismo, dal lavoro alla pubblica amministrazione: gli argomenti su cui sentire le idee e risposte dei candidati. Le loro "sentenze" faranno parte del futuro di tutti, perchè tra loro c'è il nuovo sindaco di Alghero.