A.B.
4 dicembre 2014
Nulvi: «non vesseremo i nostri cittadini»
Il sindaco Buscarinu convoca un Consiglio comunale straordinario a quota 600 metri, limite che sancisce il discrimine di Comune montano, unico limite al pagamento Imu sui terreni agricoli

NULVI - L'Amministrazione Comunale, il sindaco Mario Buscarinu e l'assessore comunale al Bilancio Salvatore Meloni hanno annunciato che, dopo i forti e numerosi tagli cui i Comuni sono stati sottoposti dal Governo nazionale, il Comune di Nulvi ha preso una posizione contraria, forte e netta nei confronti del Governo, ergendosi a difesa dei suoi cittadini che, in fase di compensazione, dovrebbero essere vessati ulteriormente con l'applicazione dell'Imu sui terreni agricoli, «salasso che non è possibile sostenere e accettare». «È volontà di questa Amministrazione convocare il Consiglio Comunale nel punto più elevato del territorio di Nulvi, i famigerati 600metri che sanciscono il discrimine di Comune montano, unico limite al pagamento Imu sui terreni agricoli», afferma il primo cittadino nulvese.
«Un gesto simbolico che vuole essere atto di protesta nei confronti di chi non sa guardare con attenzione alle reali condizioni dei suoi cittadini e continua a sottrarre risorse preziose ad un settore, quello agricolo, già mortificato così come gran parte di tutta l'economia della nostra nazione. Io - spiega Buscarinu - mi impegnerò in ogni maniera a collaborare fattivamente con l'Anci regionale, che si sta mobilitando affinché tale provvedimento del Governo venga revocato. Per cui mi unisco alla protesta degli altri amministratori locali e invito tutti a mobilitarci insieme per opporci a questa grave ingiustizia».
«Dal 2009 a oggi i tagli al Comune di Nulvi sono circa del 70/80percento, ma ciononostante l'Amministrazione ha sempre operato nell'interesse dei cittadini, come nel caso della Tasi, imposta che non è stata applicata sulla prima casa scegliendo così di rinunciare a compensare le minori entrate derivanti dallo Stato – spiega nel dettaglio l'assessore Meloni - Il Governo ci chiede di operare in piena spendign rewiew, ma il Comune di Nulvi già da alcuni anni si prodiga per limitare le spese non indispensabili, a cominciare dai costi della politica, che dal 2009 sono stati ridotti del 50percento, passando poi per le spese dedicate spettacolo e intrattenimento che sono scese dell'80percento – prosegue – Al contempo ci si è attivati per recuperare maggiori finanziamenti da terzi, come nel caso dei fondi eolico, ma è oggettivo che i sacrifici richiesti ai Comuni sono superiori di gran lunga a quelli dello Stato centrale. In più – conclude Salvatore Meloni - quelle che dovrebbero essere entrate comunali come l'Imu sulle categorie D, vedi ancora eolico, vengono incamerate completamente dallo Stato lasciando l'ente territoriale a bocca asciutta».
|