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A.B. 28 gennaio 2015
«Silenzio della Giunta sinonimo di immobilismo»
«No a monopolio, si a funzioni e risorse alla Sardegna», dichiara l´ex presidente regionale Ugo Cappellacci parlando della situazione legata ai collegamenti marittimi con la Penisola
«Silenzio della Giunta sinonimo di immobilismo»

CAGLIARI - «Il silenzio assordante della Giunta è sintomo di immobilismo e di una passiva accettazione delle scelte o dei capricci del Governo e degli armatori». Così Ugo Cappellacci interviene sulla questione relativa ai trasporti marittimi. «Il diritto alla mobilità dei sardi – prosegue l'esponente di Forza Italia - non può essere lasciato in balia degli umori del momento delle compagnie di navigazione: la Sardegna deve essere protagonista, non spettatrice delle scelte in materia. Non possiamo essere vincolati da contratti discussi e firmati da altri né possiamo essere preda di un sistema che non solo tende al monopolio, ma lo fa con contributi pubblici da capogiro».

«L’operazione che potrebbe concentrare in poche mani il mercato dei collegamenti marittimi è destinata a concludersi – sottolinea Cappellacci - proprio a ridosso del periodo estivo: il rischio è che la Sardegna si trovi ancora una volta, come accaduto in passato, sotto “embargo” per via di un nuovo caro traghetti e di quello che non sarebbe più un cartello, ma un vero e proprio monopolio. Noi abbiamo avuto il coraggio – prosegue il forzista - di denunciare gli armatori all’antitrust, ottenendo una clamorosa vittoria e una sanzione nei loro confronti di 8milioni di euro. Chiediamo alla Giunta Regionale di avere lo stesso coraggio e di non restare in una passiva attesa degli eventi, che potrebbe rivelarsi letale per l’economia sarda. Nella scorsa Legislatura abbiamo ottenuto anche un riconoscimento importante con la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità della condotta del Governo e ha accertato una volta per tutte che, quando si parla di collegamenti marittimi, la Regione Sardegna non può essere più esclusa, come invece è avvenuto nei decenni precedenti».

«Se oggi la Giunta Regionale siede al tavolo delle decisioni accanto al Governo è proprio per effetto di tale sentenza – insiste l'ex presidente della Regione Autonoma della Sardegna - ma non si può sprecare un’occasione simile, limitandosi ad un compito meramente notarile. Si prosegua la battaglia, si lotti per il passaggio delle funzioni e delle risorse dallo Stato centrale alla Sardegna. In questo senso, invitiamo l’Esecutivo di Francesco Pigliaru a rispettare anche gli impegni di un ordine del giorno approvato all’unanimità in Consiglio Regionale. Il sistema dei trasporti marittimi attuale – ha concluso Ugo Cappellacci - è il “muro di Berlino”, che ci separa dall’Italia dall’Europa. Dobbiamo abbatterlo, ma la Giunta Pigliaru lo sta riverniciando».

Nella foto: Ugo Cappellacci
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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