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A.B.
11 febbraio 2015
Finanziaria, Confcommercio: «rivedere riduzione sgravio Irap»
L´Associazione di categoria lancia un appello alle forze politiche che compongono il Consiglio Regionale, sia della Maggioranza, sia dell´Opposizione

CAGLIARI - Nuovo appello di “Confcommercio Sardegna” alle forze politiche di Maggioranza ed Opposizione in Consiglio Regionale, perchè nella discussione in Aula della Finanziaria 2015 possano essere inserite alcune modifiche sostanziali, prima fra tutte la revisione della riduzione dello sgravio Irap che oggi passa dal 70percento al 25percento. «La riduzione degli scorsi anni ha ottenuto l'effetto di evitare licenziamenti di personale in attesa di segnali di ripresa in un momento di crisi dei consumi, ma oggi non siamo in grado di garantire che questa linea di azione venga ancora mantenuta», spiega il presidente dell'associazione Agostino Cicalò.
«Ribadiamo che è necessario predisporre un Piano Straordinario per l'Impresa – sottolinea - che significa lavoro, consumi e soprattutto ripresa economica, puntando sull'innovazione commerciale tipicamente orientata a nuovi processi di vendita sempre più connessi al mercato telematico, l'ammodernamento della rete commerciale e distributiva, la riqualificazione urbana e la professionalizzazione degli operatori». Anche sul mercato turistico, Confcommercio sostiene, anche in vista degli appuntamenti ed eventi regionali collegati all'Expo 2015, l'opportunità di ospitare in Sardegna gli opinion leader, la stampa, ed in generale le delegazioni dei paesi stranieri definiti fra quelli obbiettivo della Destinazione Sardegna.
«Milano sarà una piazza troppo affollata durante il semestre di Expo. Riteniamo che saremo in grado di qualificare meglio la presentazione delle nostre produzioni agroalimentari in terra sarda. Inoltre occorre individuare un sistema che premi le amministrazioni locali che si orientano a contenere e ridurre la tassazione locale e – conclude Cicalò - rammentiamo l'esigenza di ripristinare nel fondo unico le risorse a sostegno dell'attività dei consorzi fidi».
Nella foto: Agostino Cicalò
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