M.L.P.C.
2 aprile 2015
Da Cagliari si alza forte il coro: la Sardegna unita dice no alle scorie
Prosegue anche oggi la protesta alla quale hanno aderito in tantissimi sotto i portici del consiglio regionale di via Roma a Cagliari. Tutti uniti per dire no allo stoccaggio delle scorie radioattive in Sardegna. E il 19 aprile sarà No Scorie Day

CAGLIARI – In tantissimi si sono dati appuntamento ieri sera di fronte al consiglio regionale di via Roma per dire no alle scorie. Oggi da Roma si darà l’annuncio dei siti idonei ad accogliere il deposito nazionale delle scorie e la Sardegna non ci sta. Il sit-in è stato organizzato dal coordinamento Nonucle che raccoglie decine di associazioni.
Oggi stesso posto, stessa protesta. Il programma prevede musica, recital e seminari. È stato Vincenzo Migaleddu, di Isde, i medici per l'ambiente, a dare il via al primo incontro informativo sull'argomento radioattività. Una mobilitazione fortissima, quella contro il deposito. Già dalle settimane scorse sono arrivati chiari messaggi da parte della politica sarda, ribaditi in occasione della visita in Sardegna della presidente della Camera Laura Boldrini.
Un fronte molto compatto che teme soprattutto i pericoli per la salute. Anche per le future generazioni. Il coordinamento obietta che il popolo sardo si è già espresso contro il nucleare nel referendum del maggio 2011. I manifestanti denunciano anche un possibile danno all'immagine della Sardegna. E ribadiscono che il deposito sarebbe un ulteriore servitù con nuovi vincoli imposti al territorio.
E il 19 di aprile sarà la volta del No Scorie Day durante il quale verrà ribadito il pensiero della collettività dei sardi che già nel 2011 aveva espresso la loro volontà col referendum nel quale il 97% dei votanti aveva dichiarato la netta indisponibilità del territorio sardo non solo alle centrali nucleari ma anche allo stoccaggio di scorie radioattive.
Nella foto la manfistazione contro le scorie
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