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A.B.
1 luglio 2015
Agroalimentare: Copagri incontra il governatore Pigliaru
«Servono risposte, dalle promesse si passi finalmente ai fatti», dichiarano i componenti dell´associazione, che hanno stilato un elenco di punti da sottoporre con urgenza all’intera Giunta Regionale

CAGLIARI - Più attenzione per il comparto agricolo e non solo dall’assessore regionale dell’Agricoltura. “Copagri Sardegna” ha chiesto ed ottenuto di incontrare il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru lunedì 6 luglio e molti sono i temi che l’associazione metterà sul piatto. E Copagri Sardegna ritiene che siano necessarie, sin d’ora, alcune puntualizzazioni. «La politica agroalimentare non è all’attenzione della Giunta; notevole è lo scarto tra le dichiarazioni verbali che ogni tanto appaiono sulla stampa e le decisioni concrete - dichiara il presidente regionale di Copagri Ignazio Cirronis - Non basta l’impegno dell’assessore dell’Agricoltura: ci vuole quello dell’intera Giunta con chiara e concreta assunzione collegiale delle responsabilità».
Per esempio, il bilancio è nella competenza dell’assessore della Programmazione, l’industria agroalimentare fa capo all’Industria, come le politiche di internazionalizzazione, la sanità animale all’assessore della Sanità, le infrastrutture all’assessore dei Lavori pubblici e così via. Fino ad oggi tutto emerge, meno che la centralità “declarata” dell’agricoltura. All’incontro con Pigliaru l'associazione chiederà di discutere e trovare soluzioni «alle troppo numerose cose che non vanno», dal reale pericolo della perdita di consistenti risorse europee all’oblio caduto sulla lotta alla peste suina africana, dal freno posto alle politiche del credito agrario all’indifferenza verso il sostegno delle Organizzazioni dei produttori o verso i consorzi fidi agricoli, fino al ruolo marginale dell’agricoltura nel Piano infrastrutture che si realizzerà col mutuo da 700milioni di euro.
«Non ci interessa una politica di assistenza spicciola alle imprese agricole». Copagri rivendica per l’impresa agricola il sostegno delle istituzioni per aggredire i nodi strutturali che ne frenano lo sviluppo, con la piena attuazione della legge di riforma dei consorzi di bonifica, efficaci politiche del credito, l’efficienza delle agenzie agricole, la semplificazione legislativa ed amministrativa, la continuità territoriale delle merci, un’organica politica per il comparto ovicaprino per stabilizzare i risultati positivi che si registrano attualmente e che potrebbero venir meno in assenza di scelte condivise di filiera e politiche forti per supportare l’export delle eccellenze alimentari della Sardegna. Non meno importante è la realizzazione di un giusto rapporto con il Governo nazionale per quanto di sua competenza. «Attendiamo che il presidente Pigliaru metta in calendario il Forum che ha concordato con il ministro dell’Agricoltura per affrontare temi quali l’Imu, continuità territoriale merci, programmi nazionali finanziati dalla nuova Pac 2014-2020, gasolio agevolato, tutela del cannonau, atteggiamento Ministero della Salute in materia di commercializzazione dei prodotti trasformati dell’allevamento suinicolo e la promozione internazionale delle eccellenze alimentari», conclude la Copagri.
Nella foto: il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru
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