Il gruppo consiliare Ncd attacca l´assessore dell´Istruzione nel Comune di Alghero, Gabriella Esposito, dopo l´approvazione nei giorni scorsi in aula del regolamento delle mense scolastiche in città
ALGHERO - «Assessore Esposito ormai è troppo tardi per cercare di giustificare l'inserimento di una retta scolastica per la fruizione della mensa scolastica. Non c'è nessuna giustificazione né politica né tanto meno amministrativa alla quale lei possa appellarsi; piuttosto avrebbe potuto iniziare a studiare da prima una soluzione più sopportabile per le tasche delle famiglie algheresi». Così il gruppo consiliare Ncd attacca l'assessore dell'Istruzione nel Comune di Alghero, Gabriella Esposito, dopo l'approvazione nei giorni scorsi in aula del regolamento delle mense scolastiche in città [
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«Quando si diffondono ad arte menzogne vuol dire che non si hanno argomenti. Il nuovo regolamento mensa non prevede in nessuno degli articoli il riferimento alle modalità di pagamento, chi lo sostiene mente o non ha studiato. Io so una cosa, quando sono arrivata in Amministrazione ho trovato il servizio istruzione in grande difficoltà, sistema infernale dei buoni, file e lamentele dei genitori, appalti scaduti e prorogati, servizio mensa oggetto di critiche, scarso coinvolgimento delle famiglie» aveva dichiarato l'esponente della Giunta, all'indomani del via libera in aula, in risposta alle prime polemiche dell'opposizione.
Pronta la replica dei consiglieri Maria Grazia Salaris ed Emiliano Piras: «Evidentemente "ella" dimentica che negli ultimi quattro anni ha amministrato questa città, durante l'eclettica esperienza Lubrano (durata 16 mesi ndr), pateticamente telecomandata proprio dal suo attuale sindaco; e quindi è facile capire che i disastri li ha ereditati dalla sua stessa parte politica. Questo fatto lo dimentica spesso, così come dimentica di dire che è vero che nel regolamento non si parla delle modalità di pagamento ma già il prossimo 5 ottobre i genitori algheresi dovranno corrispondere la prima retta».
«Lo faranno ogni due mesi fino alla fine dell'anno scolastico e non avranno diritto ad alcun rimborso, se non nel caso di ben dieci giorni di assenza consecutiva del loro figlio» aggiungono i due consiglieri Ncd. E concludono: «il non prevedere le modalità di pagamento nel regolamento potrebbe magari inficiare la validità dello stesso, dal momento che avete invece previsto l'attività di ingiunzione in caso di mancato pagamento; cioè si procederà alle notifiche così come avviene con le multe se non "onori" la retta, ma non dite come si deve pagare. Non le sembra una contraddizione? Tutto ciò sembra una favola, ma invece, altro che menzogna, è solo una triste realtà».
Nella foto: Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris