Attilio Dedoni
5 ottobre 2015
Isola vacca da mungere per Alitalia
I sardi sanno perfettamente che, per l’ex compagnia di bandiera, l’Isola è soltanto una vacca da mungere, un Paese di Bengodi in cui venire a intascarsi i soldi della continuità territoriale in cambio di un servizio pessimo

Non stupisce affatto la "svista" di Alitalia che, sul volo Roma-Tokyo, distribuisce ai viaggiatori una pubblicazione per la promozione turistica dell’Italia nelle cui carte geografiche manca la Sardegna: i sardi sanno perfettamente che, per l’ex compagnia di bandiera, l’Isola è soltanto una vacca da mungere, un Paese di Bengodi in cui venire a intascarsi i soldi della continuità territoriale in cambio di un servizio pessimo, grazie alla benevolenza di chi, su quel servizio, dovrebbe vigilare (e sanzionare) ma preferisce nascondersi dietro il dogma del libero mercato che si regolamenta da sé.
Sarebbe interessante, ad esempio, sapere che ne è stato delle disposizioni che avrebbero dovuto impegnare le compagnie aeree che operano sulle tratte in continuità territoriale a promuovere l’immagine turistica della Sardegna, anche modificando le livree degli aerei che operano sulle rotte da e per l’Isola, e i prodotti tipici sardi. Se siamo noi i primi a non preoccuparci di promuovere l’industria sarda delle vacanze, ma preferiamo accontentarci di poterci vantare degli aerei che viaggiano a pieno carico per tutta l’estate, di solito lasciando a terra proprio quei sardi il cui diritto alla mobilità dovrebbe essere garantito dalla continuità territoriale, allora cosa possiamo aspettarci da parte di chi opera solo per perseguire il proprio profitto?.
Proprio il "tutto esaurito" dei mesi estivi dovrebbe farci riflettere su quanto la Sardegna abbia bisogno di una promozione turistica che vada oltre l’immagine ‘balneare’ e le solite località costiere, perché non si passi dai tre mesi in cui non si riesce a trovare un posto neanche quando si ha un diritto riconosciuto dalla legge ai restanti nove in cui c’è solo il deserto. Anche per questo è necessario rafforzare i controlli sulle compagnie aeree che operano in regime di continuità territoriale, non soltanto perché troppe volte viene concesso loro di violare impunemente i termini del servizio, ma anche perché la nostra Isola non perda un’importante opportunità per promuovere la propria industria turistica.
*il capogruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale
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