M.T.
25 luglio 2019
Opa su Parco e partecipate Non c´è accordo neanche sul Cip
Il sindaco evita d´indicare il rappresentante del Comune di Alghero all´interno del Consorzio industriale di Sassari e avoca a se le deleghe. Malumori tra i consiglieri e partiti in fibrillazione: Psd´Az e Lega tagliati fuori puntano i piedi

ALGHERO - Non c'è l'accordo nemmeno sul delegato per il Cip, il Consorzio Industriale Provinciale (l'unica partecipazione retribuita, nel senso che gode di gettone di presenza). Tanto che il sindaco, con decreto a sua firma, indica se stesso per rappresentare il Comune di Alghero all'interno degli organi statutari del Consorzio che gestisce le aree industriali di Sassari, Alghero e Porto Torres. Troppi ancora i conti in sospeso tra gli alleati algheresi all'indomani della nomina della Giunta comunale. Ma soprattutto gli equilibri labilissimi rischiano di far sbandare la corazzata elettorale.
Forza Italia, la Civica e l’Udc mostrano i muscoli, mettono sul tavolo tutto il peso elettorale e relegano i partiti minori a semplici comprimari senza poltrona nel tavolo delle trattative mai disallestito a Porta Terra. Per i tre pariti-guida, infatti, non ci sarebbe troppo spazio per le trattative, tanto meno per sotterfugi o scappatoie: lanciano l’Opa sulla Fondazione, Parco, Secal e In house. L’unico dubbio sarebbe legato agli equilibri interni ai forzisti: c'è infatti da capire se puntare in prima battuta sulla presidenza del Parco o sul controllo della Meta.
Contrariamente alle attese, il varo della prima giunta Conoci non ha raffreddato l’ambiente, sempre più effervescente. Da un lato c’è il braccio di ferro per le nomine sulle partecipate, dall’altro da ristabilire equilibri saltati: su tutti il rapporto tra il sindaco e il suo Psd’Az. Non è un mistero come le scelte del sindaco per la composizione dell’esecutivo siano state vissute come un vero tradimento dal quartier generale sardista, tanto da far congelare i rapporti all’interno del partito. Psd’Az che rischia l’implosione totale sul nuovo giro di nomine in assenza di una vera contropartita.
Una situazione analoga la vive la Lega. Con l'assessore nominato ma senza consiglieri, per il partito di Matteo Salvini, Luca Sacristani e Michele Pais è iniziato il conto alla rovescia. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, la poltrona della coordinatrice Giorgia Vaccaro sarebbe a tempo. Nel senso che, in assenza di sviluppi sul versante più strettamente consiliare, Mario Conoci non esiterà a sfilare la delega dalle mani del Carroccio. D'altra parte ci sono tre consiglieri che iniziano a far pesare tutto il loro ruolo, e le dimissioni della Pulina dalla vicepresidenza dell'Aula, in aperta polemica col resto della maggioranza, assumono un significato abbastanza chiaro.
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